Per chi li vede solo transitare per le vie di Formia, o scambia in loro compagnia qualche battuta, offrendogli una sigaretta o un caffè, pur rimanendo casi patologici, i fratelli meglio conosciuti con l’appellativo “banana” sono parte integrante della comunità e assolutamente innocui.
La storia si complica per chi deve conviverci quotidianamente in condominio. Almeno stando al contenuto dell’esposto firmato da tutti gli inquilini dello stabile di via Rio Fresco dove vivono i sette componenti della famiglia e indirizzato al sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, ai servizi sociali del Comune di Formia, all’ufficio igiene dell’Asl e all’Ater di Latina.
Degrado e abbandono per questo nucleo familiare, denunciano gli scriventi, “coi quali da anni – precisano – siamo costretti a convivere. Ogni giorno assistiamo ad oscenità raccapriccianti quando queste persone sono nude nel portone o nel vano ascensore a orinare. Siamo stanchi di vivere con la costante paura di incontrarli in atteggiamenti osceni nel palazzo. Da diverse settimane alcuni di loro mangiano nell’atrio dello stabile lasciando immondizia ed escrementi ovunque.
Inoltre – proseguono i condomini nella missiva – da diverso tempo sentiamo urla e rumori violenti provenire dal loro appartamento in qualsiasi ora del giorno ma soprattutto nelle prime ore del mattino, e stiamo notando che la luce all’interno delle scale è accesa 24 ore al giorno così da illuminare il loro appartamento. Viviamo con la preoccupazione che i nostri bambini possano trovarsi dinanzi a queste persone in atteggiamenti osceni, perciò si chiede di intervenire a tutela nostra e dei nostri figli”.