
La minaccia, per usare un termine forte, non è mai stata così velata e la guerra sullo stadio A.Riciniello di Gaeta entra nel vivo di una querelle che contrappone, sin dal principio dell’attuale amministrazione comunale, alcune parti della maggioranza.
In particolare da una parte la giunta e dall’altra il consigliere e capogruppo Udc Giuseppe Matarazzo. La “minaccia” è in realtà una formale richiesta da parte di Matarazzo, rivolta a tutti i dirigenti comunali, al segretario, al sindaco e agli assessori, affinché gli vengano forniti una serie di documenti relativi alla struttura sportiva e al bocciodromo.
Una richiesta che sa di contrattacco ad un’altra richiesta, quella di Giuliano Pierro, attualmente affidatario dello stadio, che nell’aprile scorso, anch’esso rivolgendosi a una serie di autorità politiche e amministrative, nonché alle forze dell’ordine, aveva sollecitato il Consiglio comunale a dichiarare incompatibile Matarazzo nelle discussioni relative al Riciniello in virtù di rapporti di parentela, e quindi di interessi privati, che coinvolgono il capogruppo Udc nella vicenda.
Vicenda complicata che si compone di numerosi elementi. Va ricordato come fin dal principio dell’affidamento all’Atletico Gaeta, Matarazzo abbia giurato guerra aperta a Pierro in virtu del fatto che lo stesso Pierro, come egli stesso ricorda, abbia vinto la gara a discapito di un’altra società che partecipò al bando: la Vigor Gaeta gestita dalla cognata di Matarazzo Marianna Formato e nella quale milita il figlio minore del consigliere.
Storia più o meno analoga per un’altra struttura, il campetto di via Pisa, dove il Consiglio di Stato ha già annullato l’affidamento per il fratello di Pierro che gestiva la struttura con la società Country club e sulla quale ha da tempo messo gli occhi la Nuova pallavolo Golfo di cui è istruttrice la stessa Marianna Formato.
Insomma un fuoco incrociato che rischia di coinvolgere l’amministrazione comunale e gli equilibri di maggioranza. Ma Matarazzo non vuole sentire ragioni e ricorda, in stile inequivocabile, come nonostante la ricostituzione di un mutuo per la realizzazione di un bocciodromo non ci sia ancora l’appalto. Ricorda poi che il campo da gioco non è omologato ma solo oggetto di proroga fino al 2 agosto prossimo, che l’omologazione deve essere fatta dall’Atletico Gaeta, che l’intero impianto è inagibile e inoltre che precisando alcune anomalie sorte relativamente ai locali facenti partes dello stesso impianto. Altrettanto chiara la richiesta e la volontà di intenti.
Il Consigliere chiede anzitutto risposte celeri in merito alle eccezioni sollevate, trasparenza sulle attività relative allo stadio, evitare manifestazioni in assenza di agibilità, controllo al segretario comunale, sollecitazioni nei confronti dell’Atletico Gaeta da parte di sindaco ed assessori affinché ci sia l’omologazione del campo e l’agibilità per la struttura.
“Comunico sin d’ora – conclude Matarazzo nella missiva – la mia ferma volontà a non poter accettare situazioni non chiare, trasparenti e legittime relativamente all’utilizzo in senso lato del bene in oggetto e nel contempo sollecito chi di dovere a rendere quanto prima agibile e fruibile l’intero impianto sportivo senza “forzare” la attuale situazione purtroppo non legittima. Preavverto, anche al fine di evitare problemi, che la presente, decorso un ragionevole lasso di tempo e in assenza di concreto e fattivo riscontro da parte dei dirigenti competenti a vario titolo, sarà in via cautelativa inviata agli organi di polizia locale per gli adempimenti se del caso dovuti”.