
Con una Messa che verrà celebrata alle 19,00 di oggi, martedì 11, nella chiesa dell’Annunziata, Itri ricorda la tragedia che si registrò alle 17,00 di un assolato pomeriggio di giugno, quando due operatori di una ditta edile specializzata per interventi con piattaforma aerea, crollarono al suolo, finendo con l’essere travolti dalla stessa pesante struttura in ferro, “strappatasi” dal cassone del camion sul quale era montata.
Il titolare della ditta, Luigi Ruggieri, 55enne, e il suo socio, Renzo Di Biase di 50 anni, morirono dopo essere precipitati dalla gru semovente, durante alcuni sopralluoghi al terzo piano di un’elegante palazzina situata in via delle Querce n. 5, una traversa di via Civita Farnese. Gli operai, durante le operazioni di discesa del mezzo meccanico, precipitarono da un’altezza di circa 20 metri a causa di un improvviso guasto meccanico che causò il distaccamento del braccio della gru dal camion.

Per i due operai, che rovinarono al suolo, ogni soccorso risultò inutile. Furono, per Itri, tre giorni di lutto intenso, anche per la notorietà delle vittime, accompagnate, al momento del rito esequiale, da colleghi, clienti e amici di tutta la zona sud della provincia. La tragedia, comunque, contribuì a aumentare le polemiche sulla discussa efficienza dei lavori del montaggio della piattaforma aerea sul cassone del camion in quanto le due vittime di Itri erano venute ad aggiungersi ad altri due morti, uno verificatasi in Lombardia e l’altra a Bari dove l’impianto di sollevamento della piattaforma si era “strappato” dal cassone del camion, rovinando su due operatori e schiacciandoli mortalmente.
Sotto inchiesta finì la stessa ditta pugliese che aveva realizzato quelle tre strutture e proprio per queste coincidenze gli inquirenti vollero acquisire, come nel caso di Itri dove a svolgere le indagini furono i CC del m.llo Giovanni Persico, una mole di elementi preziosi per la definizione delle responsabilità in tutte le vicende che a tre anni dai fatti, ancora non hanno portato a una sentenza da parte degli organi giudicanti.