
Stravolti i calcoli per la composizione del Consiglio comunale di Formia relativamente all’ingresso dei consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza. Un evento di non poco conto che rivoluziona di fatto le dinamiche di voto in vista del ballottaggio di domenica e lunedì prossimi.
Perché mentre si riteneva ormai chiara la normativa vigente sul numero di seggi in maggioranza e opposizione, una recente sentenza del Consiglio di Stato mette in discussione l’intero sistema di calcolo in maniera tale che a rimanere fuori potrebbe essere, in caso di vittoria della coalizione del candidato sindaco Sandro Bartolomeo, Paola Villa del movimento civico Un’altra città.
In virtù degli oltre 3mila voti ottenuti, e dell’equivoco sul calcolo, la Villa, come anche le altre forze politiche, erano certi del posto da consigliere a prescindere dall’esito finale del voto. O forse qualcuno ha preferito tacere? Sta di fatto che non si erano fatti i conti con la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso 07279/2013 che entra nel merito dei complessi calcoli decimali sulle assegnazioni dei seggi in Consiglio comunale.

In sostanza l’organismo giudiziario collegiale si è pronunciato sull’esito della composizione dell’assise cittadina del Comune di Martina Franca all’indomani del voto amministrativo del maggio dell’anno scorso. In quella circostanza, analogamente al calcolo relativo al Comune di Formia, è stato respinto il ricorso di un candidato sindaco che ha contestato l’assegnazione dei 15 seggi alla maggioranza per raggiungere il 60 percento sancito dalla norma, a suo dire riconoscibile invece con 14 seggi sui 24 posti disponibili in Consiglio, e con i restanti 10 alle liste di minoranza.
Insomma il Consiglio di Stato, con una sentenza dell’aprile scorso, ha rigettato la richiesta facendo presente che 14 seggi corrisponderebbero al 58 e 33 percento e quindi contro la legge che prescrive una maggioranza del 60 percento del totale. Ora in queste complesse dinamiche di calcolo sulle assegnazioni alle liste Paola Villa e i suoi 3mila voti resterebbero fuori dal Consiglio in caso di vittoria di Bartolomeo. Nonostante ciò, però, Un’altra città tramite una nota ha formalmente escluso cambi di strategia sulle posizioni dichiarate all’indomani del primo turno.

“In accordo con la campagna di trasparenza – precisano dal movimento civico – che da mesi portiamo avanti e per favorire una corretta informazione alla cittadinanza verso un voto libero e consapevole, comunichiamo che la composizione del prossimo Consiglio Comunale di Formia vedrà un premio di maggioranza di 15 consiglieri e non già di 14, con la conseguente perdita di un seggio della minoranza, a seguito della consolidata giurisprudenza in materia, confermata dall’ultima sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso numero 07279/2012.
Ciò significa che tutte le notizie emerse in questi giorni sui calcoli nell’assegnazione dei seggi sono errate. Rifacendo quindi i calcoli, per quanto riguarda ‘Un’Altra Città’ e ‘Rete dei Valori’, rendiamo noto che Paola Villa sarà eletta consigliere comunale solo in caso di successo di Maurizio Costa. Nonostante questa nuova e acclarata situazione, Paola Villa, Un’Altra Città e la Rete dei Valori, mantenendo fede al loro impegno con gli elettori, non saranno protagonisti di alcun accordo con altre forze politiche né daranno indicazione di voto, nel rispetto della libertà, maturità e consapevolezza del proprio elettorato”.