Doveva essere soltanto questione di settimane una volta riaperta la Frosinone-Mare, e invece a oggi sembra sempre più lontana la riattivazione della tratta ferroviaria che collegava Terracina alla capitale. Un vero incubo per i tanti pendolari che oramai da settembre hanno visto aumentare disagi e grattacapi.
Si è parlato anche di questo ieri nel Parco della Rimembranza, aperto per la Giornata delle Oasi del Wwf. Era già nei programmi un punto della situazione relativa al treno che non c’è e che non si sa quando potrà ritornare a Terracina.
Il sindaco ha raccontato la sua partecipazione ai tavoli con la Regione, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana; sarebbe proprio quest’ultima a non voler autorizzare i lavori per sistemare il binario danneggiato dalla frana del costone del monte Cucca. Tra un paio di settimane ci sarà una conferenza di servizio sul tema. Si parla di mettere in sicurezza la linea con un terrapieno a monte tipo una duna, ma, come ha messo in evidenza una pendolare domenica, ciò lascerebbe a rischio le poche abitazioni che comunque ci sono nella zona.
“Come Wwf Litorale Pontino abbiamo insistito per la costituzione di un comitato che tenga alta la pressione e ci stiamo lavorando coinvolgendo
pendolari, Ascom e quanti vogliono spendersi per la causa” spiega Giovanni Iudicone.
L’incontro, al quale ha partecipato anche la consigliera regionale Gaia Pernarella che si è impegnata a portare la questione alla Pisana, si è chiuso con due punti importanti: il sindaco predisporrà una perizia tecnica sull’intero fronte da cui è partita la frana per poter rispondere con argomentazioni fondate all’opposizione all’apertura della linea da parte di RFI; si costituirà un comitato allargato di cittadini e associazioni per sostenere con varie iniziative l’azione delle istituzioni.
Ai pendolari non resta altro che attendere, e sperare.