Aveva presentato domanda di condono edilizio nell’aprile del 1995 per un manufatto adibito ad ufficio per la vendita di autoveicoli nuovi e usati, ma il Comune di Terracina aveva ritenuto di respingere la richiesta perché all’epoca il richiedente non risultava ancora iscritto alla Camera di Commercio. Iscrizione quest’ultima arrivata il 31 marzo 2000.
Il proprietario dell’immobile aveva allora deciso, nel maggio del 2007, di rivolgersi al tribunale amministrativo regionale per presentare ricorso contro l’amministrazione comunale di Terracina al fine di chiedere l’annullamento, previa sospensiva, dell’ordinanza di diniego del condono edilizio.
Già nel giugno del 2007 il Tar di Latina aveva accolto l’istanza cautelare e solo ieri si è pronunciato con sentenza di accoglimento.
Il giudice amministrativo ha, infatti, ritenuto che la richiesta del ricorrente, risalente a ben diciotto anni fa, doveva essere valutata dall’ente solo ed esclusivamente con riferimento alla struttura immobiliare e non in relazione alla data di formalizzazione dell’attività imprenditoriale, l’iscrizione alla Camera di Commercio.
Pertanto non solo il collegio giudicante ha annullato il provvedimento comunale per quanto ha condannato l’amministrazione al pagamento delle spese legali.