CHE COS’È UN ESTRATTO CONTO E COME CONTESTARLO

sportello-bancarioL’estratto conto è un documento informativo ufficiale che ogni banca è tenuta ad inviare con una certa periodicità (che può variare da banca a banca) ad ogni correntista. Tale documento viene prodotto sia dalle banche tradizionali sia da quelle online, può essere redatto in formato cartaceo tradizionale o in formato elettronico per l’invio tramite email; è solitamente gratuito, ma alcuni istituti possono addebitare ai clienti parte dei costi di redazione o di invio di questo documento. All’interno dell’estratto conto sono presenti tutte le operazioni in entrata ed in uscita registrate su un dato conto corrente all’interno di un determinato periodo di tempo.

Per ogni operazione registrata dall’estratto conto viene indicata la “data” in cui essa è stata eseguita, la “valuta” che indica la data in cui l’operazione ha avuto effetto sul conto, la “descrizione” sommaria dell’operazione e gli importi in entrata definiti come “movimentazioni dell’avere” e quelli in uscita, “movimentazioni del dare”.


In quanto testo ufficiale, prodotto dalla banca, l’estratto conto può essere utilizzato dal cliente per avere un quadro chiaro di quello che è lo stato del proprio conto corrente, ed è quindi un documento che è sempre consigliabile conservare nel tempo.

Come procedere alla contestazione


Oggigiorno tutti gli estratti conto prodotti da qualsiasi banca italiana, vengono calcolati in maniera automatica ed elettronica, il ché diminuisce la probabilità di errore nella loro compilazione. Tuttavia può accadere, anche se di rado, di trovare sul proprio conto corrente operazioni “non riconosciute” ovvero di cui si ha la relativa certezza che non siano mai state effettivamente eseguite.

Se questo dovesse accadere il regolamento bancario prevede che ciascun cliente abbia a disposizione 60 giorni di tempo per procedere alla contestazione dell’estratto conto, che deve essere effettuata per mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno da inviare alla filiale presso cui è acceso il conto corrente; nella raccomandata, oltre a fornire le proprie generalità, una copia dell’estratto conto ed un copia di un proprio documento di identità, bisognerà fornire una esatta descrizione di quelle operazioni che risultano essere erronee, adducendo se possibile, materiale probatorio come scontrini o fatture alla propria contestazione. In seguito, la banca ha fino ad un mese di tempo per rispondere al cliente che se non soddisfatto può in seconda istanza rivolgersi all’arbitro bancario e poi alla giustizia civile. Se invece gli errori riguardano errori di calcolo, omissioni o duplicazioni, allora secondo l’art.1832 del c.c., i tempi a disposizione per l’invio di una contestazione si allungano fino a 10 anni.

scritto da: Luca Bozzi