Si è conclusa oggi un operazione complessa di Polizia Marittima sulla filiera della pesca, effettuata nell’area di giurisdizione dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ponza che ricomprende le isole pontine. L’operazione è stata effettuata in ottemperanza alle disposizioni impartite dal comando generale del corpo delle Capitanerie di Porto e dalla Direzione Marittima del Lazio dove è istituito il terzo centro di controllo dell’area pesca.
Le verifiche volte a tutelare la salute dei consumatori oltre che a preservare gli stock ittici e l’ambiente marino in generale sono state effettuate sia in mare che a terra. I controlli infatti, oltre che interessare, le unità da pesca, hanno coinvolto anche pescherie, punti di distribuzione oltre che ristorante ed alberghi.
Nell’operazione sono stati impiegati circa quaranta uomini e donne in servizio presso Circomare Ponza che hanno operato con l’ausilio delle tre dipendenti unità navali.
L’attività incentrata sulla verifica del rispetto delle normative comunitarie e nazionali hanno portato a dei risultati soddisfacenti: dal 1° di marzo (data in cui ha avuto inizio l’operazione) sono state effettuate quarantacinque ispezioni.
Dall’esito degli accertamenti è stato riscontrato un sostanziale e puntuale rispetto della normativa vigente da parte della marineria pontina. In particolare non è stato rilevato in alcun caso l’utilizzo di sistemi illegali da pesca, ne è stata riscontrata la presenza di reti derivanti.
Analogamente a quanto fatto negli altri porti, sono stati implementati i sistemi di monitoraggio e controllo delle unità da pesca dotate di moderni sistemi automatici di monitoraggio del traffico marittimo (ais) oltre che delle blue – box.
Inoltre, su disposizione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali la marineria ponzese, nei casi previsti, è stata dotata di moderni tablet elettronici che consentono ai comandanti dei motopesca di comunicare via internet in tempo reale le informazioni relative alla tipologia e quantita di prodotto pescato.