Troppo spesso succede che i tempi delle rassicurazioni alla fine non coincidano con quelli delle esigenze degli utenti.
Potrebbe fare scuola il ‘caso’ (perchè ormai rischia di diventare tale) dell’ospedale ‘Alfredo Fiorini’ di Terracina dove si continuano ad attendere i lavori per l’adeguamento dei locali destinati a ospitare la nuova Tac. Un apparecchio di ultimissima generazione acquistato da mesi dalla Asl di Latina per centinaia di migliaia di euro e ancora imballato.
Lo scorso aprile c’era stato un incontro tra il manager Renato Sponzilli ed Emilio Perroni e Giampiero Torre, rispettivamente dirigente provinciale e locale de La Destra che stanno seguendo la vicenda. In quell’occasione era arrivata la garanzia che a metà maggio i lavori sarebbero iniziati e che per la fine di giugno l’ospedale di Terracina avrebbe avuto la sua Tac nuova, collaudata, perfettamente funzionante.
Non si vuole spaccare il capello in quattro, ma la metà di maggio era ieri e a oggi nei corridoi del ‘Fiorini’ ancora si sa poco dell’inizio dei lavori. La data è fondamentale perchè è previsto che l’intervento debba terminare entro 45 giorni: ogni ora in più che passa è un’ora senza un apparecchio sicuro per gli utenti che continuano a usufruire di una Tac obsoleta che si rompe continuamente.
L’ospedale di Terracina non ha bisogno di attendere l’estate inoltrata perchè la mole di lavoro diventi assurda e una Tac affidabile sia vitale: per medici e sanitari i ritmi sono proibitivi già adesso.