OPERAZIONE GOLDEN EAGLE. COINVOLTO ANCHE UN INSOSPETTABILE PENSIONATO DI SPERLONGA

Immagine Pettorina e berretto gdf Gli uomini del Nucleo Mobile della Compagnia GDF di Fondi diretti dal Luogotenente Roberto Nardella nell’ambito dell’operazione Golden Eagle  avrebbero  denunciato un pensionato di Sperlonga classe 1941 poichè trovato  in possesso di titoli di stati esteri e materiale per acquisto di oro, gioielli, armi, per un valore di diversi milioni di euro e per un milione di dollari (Morgan).

Insieme ai militari di Fondi hanno operato i colleghi della compagnia di Sabaudia.


La denuncia è scattata a seguito dell’operazione denominata Golden Eagle,  svolta dalla Procura di Palermo (l’indagine è coordinata dall’aggiunto Vittorio Teresi) e dal nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza, che ha visto l’arresto di Trentaquattro persone, magistrati e colletti bianchi coinvolti in un giro di riciclaggio internazionale. Un’associazione a delinquere organizzata per riciclare montagne di dollari, franchi svizzeri e won sud coreani. Più che un’inchiesta è un terremoto giudiziario che coinvolge le città di Palermo, Roma, Milano, Napoli e Vercelli.

Di Seguito l’approfondimento di Tiscali.it

Sarebbe Gianni Lapis, ex tributarista di Vito Ciancimino, coinvolto in passato in una indagine analoga su un maxi riciclaggio di denaro, la mente dell’organizzazione che tentava di ripulire denaro sporco attraverso la compravendita di valuta estera. L’associazione criminale è stata scoperta dalla guardia di finanza, che ha arrestato 34 persone, anche grazie al militare sotto copertura, che usava il nome falso di Luca Di Lauro. Il finanziere fingeva di essere il “rappresentante” di un gruppo camorristico che aveva la disponibilità di decine di milioni di euro in contati depositati in Italia e all’estero. Il fantomatico Di Lauro fingeva di essere interessato ad acquistare soldi in valuta estera – dollari, franchi svizzeri e Won nord Coreani per milioni di dollari – attraverso il cambio delle somme in euro con uno sconto del 15% sul valore ufficiale del cambio.

Il magistrato arrestato – L’indagine svela il ruolo del giudice del Tar del Lazio Franco De Bernardi, tra gli arrestati: avrebbe ospitato nel suo ufficio i summit dell’associazione e avrebbe accreditato l’agente sotto copertura come rappresentante dell’organizzazione camorristica interessata ad acquistare la moneta estera per riciclare il denaro. Il giudice avrebbe tenuto, poi, i rapporti con altri due indagati, Giuseppe Abbondandolo e Alessandro Tufo, per importare in Svizzera milioni di dollari illecitamente. E’ stato perquisito anche l’ufficio del giudice. Apposti i sigilli alla stanza del magistrato, e prelevati documenti dagli uomini del nucleo speciale polizia valutaria della Guardia di finanza, alla presenza del pm di Palermo, Dario Scaletta, e del collega romano, Stefano Pesci.

I reati contestati – Non solo associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, finalizzata al riciclaggio di ingenti quantitativi di denaro in divisa estera e al commercio dell’oro, attraverso l’esercizio abusivo della professione di intermediario finanziario con modalità tali da eludere il sistema della tracciabilità delle operazioni (aggirando il circuito bancario e consentendo di fatto l’immissione nei mercati di denaro contante), ma anche falsificazione, spendita e introduzione nello stato di monete falsificate, detenzione illegale di armi e munizionamento, truffa e violazioni alla disciplina del mercato dell’oro. Fondamentale per la ricostruzione dei fatti e l’addebito delle singole responsabilità è stato l’impiego di un finanziere “sotto copertura” che, infiltrato nelle diverse organizzazioni, ha partecipato alle trattative necessarie per concludere le operazioni di cambio, acquisendo così precisi elementi di prova.

Sequestrati 11 milioni – Le indagini hanno già permesso di sequestrare valuta straniera (principalmente dollari Usa, won nord-coreani e franchi svizzeri), per un controvalore complessivo superiore a 11 milioni e mezzo di euro e di denunciare 93 persone. Le attività, eseguite dalle prime ore del mattino dalle fiamme gialle del nucleo speciale di polizia valutaria di Roma e di altri 29 reparti della guardia di finanza, hanno interessato le province di Palermo, Roma, Torino, Aosta, La Spezia, Milano, Varese, Como, Verona, Vicenza, Padova, Modena, Firenze, Arezzo, L’aquila, Frosinone, Benevento, Napoli, Crotone, Cosenza, Messina e Catania.

Le persone arrestate – Ai domiciliari sono finiti Antonio Pompeo Marsella, 72 anni, romano; Roberto Speziali, 53 anni, milanese; Giuseppe Abbondandolo, di Legnano, 47 anni, Giovanna Senia, 46 anni, anche lei di Legnano; Alessandro Tufo, 53 anni, fiorentino; Eugenio Pandolfo, romano, 51 anni, Margherita Zanellato, di Torino, 39 anni, Samuele Faccio, veronese, 45 anni; Daniele Palla, romano, 39 anni; Matteo Conoscitore,di Manfredonia, 46 anni, Michele Ranocchia, di Cagliari, 36 anni e il funzionario della Regione Sicilia Leonardo Di Giovanna, 52 anni, in servizio al settore “Acquisizione beni e servizi” e il carabiniere Michele Ranocchia. In carcere sono finiti il carabiniere Antonio Toparelli, accusato di associazione per delinquere, riciclaggio e traffico di oro. In cella anche Gianni Lapis, 70 anni, Francesco Terranova, di Sant’Agata Li Battiati (Catania), 72 anni, Salvatore Amormino, romano di 46 anni, Nino Zangari, di Tagliacozzo (L’Aquila), 48 anni, Giovanni Lizza, di Benevento, 46 anni, Beniamino Margherita, di Marigliano (Napoli), 56 anni, Franco Battista, di Atina (Frosinone), 55 anni, di Catania, Francesco Monti, pure lui di Atina, 52 anni, Antonio Toparelli, di Monterotondo (Roma), 50 anni, Mario Gaudenzi, pure lui di Roma, 49 anni, Franco Angelo Maria Debernardi, romano 49 anni, Gabrio Vazza, veneziano, 74 anni, Massimo Culini, romano, 49 anni (posizione archiviata nel 2016 ndr); Fausto Vittoria, napoletano di 69 anni; Massimo Puglisi, messinese di 59 anni; Fiore Moliterni, di Crotone, 53 anni; Paolo Papini, di 53 anni, di Arezzo; Enzo Colacito, di Campi Bisenzio (Firenze), 55 anni; Luciano Poggialini, di Lugo (Ravenna), 68 anni; Vittore Pascucci, di San Bartolomeo in Galdo (Benevento), 74 anni; e Giovanni Sottosanti, 49 anni, di Ramacca (Catania).

FONTE: TISCALI.it