FORMIA, MANIFESTI ABUSIVI: DUE PESI E DUE MISURE

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*Il cartellone pubblicitario annerito nei visi*

La campagna elettorale a Formia entra nel vivo e così pure le polemiche per le affissioni abusive scatenatesi in particolar modo ieri dopo l’oscuramento dei volti dei candidati consiglieri per il Pd Maurizio Tallerini e Alessia Valeriano su un cartellone pubblicitario in via De Gasperi.

“Lascia sgomenti, senza parole, e desta impressione altamente emotiva – ha esordito Tallerini -, l’atto ‘vandalico’ ad opera dei vigili urbani del Comune di Formia al manifesto pubblicitario affisso sulla superstrada Formia-Cassino che ritrae Maurizio Tallerini e Alessia Valeriano, i due candidati consiglieri nella lista per Bartolomeo. Non si sono limitati ad apporre il cartello ‘propaganda abusiva’ come fanno generalmente sui manifesti abusivi, ma hanno pitturato di nero i volti dell’ancora consigliere dott. Tallerini e della giovane mamma, Alessia Valeriano, che si presenta come ‘quota rosa’ nella stessa lista per il voto di genere.


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*Un caso diverso dove nessuno è ancora intervenuto*

Un manifesto sobrio, elegante, insomma di stile che ha fortemente infastidito, evidentemente, qualcuno che ha ordinato la messa in atto dello scempio. Nessuno ha notificato alcun abuso ai candidati e neanche alla ditta che ha realizzato il manifesto. Lo stesso cartellone pubblicitario aveva ospitato nelle passate elezioni vari onorevoli regionali e provinciali. Anch’essi abusivi?!!! Perché tanto accanimento su chi porta avanti la propria candidatura con discrezione e soprattutto senza denigrazioni e senza offese sugli altri candidati? Perché tanto accanimento su chi guarda avanti e prova a presentarsi come amministratore pulito, senza pretese solo per il bene della propria città? Sono forse ‘luogo comunale’ assegnato per la propaganda elettorale le cancellate dei giardini, le officine meccaniche o i pullman che girano nella città?

*La vela ferma ma il volto del candidato non viene oscurato*
*La “vela” ferma ma il volto del candidato non viene oscurato*

E le vele che vengono lasciate in sosta per ore nelle strade principali, mentre dovrebbero essere trasportate senza sosta? Perchè non subiscono, di fatto, lo stesso trattamento? Quello che si ‘legge’ nell’atto imposto è un accanimento verso le persone che hanno pagato, come tutti, la propria propaganda elettorale. Non è una task force ma una vera e propria ronda punitiva quella che ai cittadini che chiedono il perché del gesto, risponde: ‘Io faccio quello che ……..mi pare'”.

Alessia Valeriano passa al contrattacco riferendo di analoghe situazioni trattate in maniera diversa: “una vela che dovrebbe girare ininterrottamente mentre resta invece ferma da ieri al cospetto di vigili che passano e si limitano a fare il verbale. Vengono occupati abusivamente spazi a pagamento e nessuno dice niente, nemmeno viene affisso il foglio di pubblicità abusiva.

*Eppure i vigili sono passati, ne fanno prova i verbali per la sosta in area non consentita*
*Eppure i vigili sono passati, ne fanno prova i verbali per la sosta in area non consentita*

Nel nostro caso la pubblicità è stata messa su un cartello a pagamento di una società di pubblicità in forza di un contratto e la società non ha ricevuto alcun verbale e/o notifica per la rimozione del cartello ad opera del comando dei vigili, ancorché sul cartello ci sia finanche il numero di telefono della stessa.

Tuttavia sul nostro cartello il vice comandante dei vigili urbani Luigi Scarpellino, in borghese, ha ordinato ad altri due vigili di apporre 3 avvisi di propaganda abusiva e non contento ha sfigurato i volti ed i nomi con la vernice nera, rovinando il cartello che altrimenti poteva essere rimosso e conservato. Perché tanto odio?……vergogna! E questi dovrebbero essere i tutori dell’ordine pubblico?”.