I caterpillar sono al lavoro già da qualche giorno su lungomare Caboto a Gaeta per rifare le aiuole spartitraffico. Un’operazione sulla quale non si sa ancora a molto a partire dalla spesa affrontata per effettuare l’intervento. Tanto è vero che è arrivato duro l’attacco dal Movimento progressista e in particolare dall’ex sindaco Raimondi che denuncia proprio la mancanza di chiarezza su quanto sta avvenendo.
“In questi giorni – esordisce il capogruppo del movimento in Consiglio comunale – stiamo assistendo, allibiti, ad un fatto gravissimo compiuto dall’amministrazione Mitrano con la complicità dell’autorità portuale del Lazio. Si stanno radendo al suolo tutte le aiuole di lungomare Caboto volute dal sindaco Corbo alla fine degli anni 50, fiore all’occhiello della città di Gaeta. Questo autentico ‘sventramento’ è uno schiaffo alla città e alla povertà, sempre crescente. Non conosciamo cosa stia accadendo perché gli stessi consiglieri comunali sono tenuti all’oscuro dei provvedimenti adottati. Più volte abbiamo fatto richiesta al sindaco e al presidente del Consiglio di ricevere le convocazioni, ordini del giorno, memorie e verbali delle sedute dei comitati portuali che si tengono a Civitavecchia una volta al mese e a cui partecipa il sindaco o un assessore da lui delegato. Ma ci è negato il diritto di accesso agli atti.
Non conosciamo il progetto, chi lo ha fatto, le procedure di gara d’appalto, la ditta che sta eseguendo i lavori, se esiste il parere paesaggistico ed ambientale della Regione, il costo complessivo, di chi sarà la manutenzione una volta eseguiti i lavori e tutto il resto. Dagli organi di stampa sappiamo che l’autorità portuale ha messo circa un milione di euro a disposizione per il rifacimento del Waterfront e per le aiuole. Potevamo utilizzarli meglio, per la rotatoria stradale davanti al porto per snellire il traffico. Potevamo rifare la passeggiata del lungomare a Sant’Erasmo con la messa in sicurezza ed il ripristino dei lastroni che oramai stanno scivolando in mare.
Questo è l’ennesimo sperpero di denaro pubblico che giustifica il vertiginoso aumento delle tasse con Mitrano. Come nel caso dello spreco per le oscene fioriere su Corso Cavour, costate ben 35mila euro. Esiste una urgenza sociale a cui dare risposta attraverso l’abbassamento dei tributi comunali ed il conseguente rilancio dell’economia, ma l’amministrazione Mitrano non sembra percepire affatto questo grido che proviene dalla nostra cittadinanza allo stremo”.