GAETA, OK IN CONSIGLIO AL DECRETO LEGGE SUI PAGAMENTI DELLA PA AI PRIVATI. MUTUO DA CIRCA 4 MILIONI

comune-gaeta1Anche a Gaeta il Consiglio comunale si è riunito ieri per recepire in assemblea le disposizioni del decreto legge numero 35 con il quale lo Stato ha recentemente predisposto i pagamenti della pubblica amministrazione nei confronti dei privati fornitori commerciali.

Una vera e propria piaga sociale nazionale che dovrebbe vedere nel giro di dodici mesi pagamenti statali dell’importo di circa 40 miliardi totali. Un atto importante che permetterà all’amministrazione comunale di accendere un debito con la cassa depositi e prestiti per saldare le proprie incombenze. Per quanto riguarda la città di Gaeta la previsione di pagamento per i privati creditori dovrebbe aggirarsi attorno ad una cifra che varia dai 3,5 milioni ai 4,5 milioni di euro. Somma notevole che dovrebbe tuttavia essere elargita dal Ministero dell’economia e delle Finanze con una previsione di rientro dal debito stimato con una rateizzazione trentennale.


Tuttavia l’atto approdato ieri in Consiglio comunale come unico punto all’ordine del giorno, non richiedeva la convocazione della massima assise per la sua gestione. Bastava infatti anche soltanto il dirigente comunale per recepire la legge e gestire la risoluzione delle incombenze.

Tuttavia il sindaco Cosmo Mitrano ha voluto lanciare un segnale distensivo nei confronti delle altre forze politiche chiedendone il loro coinvolgimento, nella volontà di portare avanti l’operazione trasparenza da sempre rivendicata dal sindaco fin dal principio della sua amministrazione.

Ma le stesse opposizioni, pur accogliendo favorevolmente l’apertura, sono tuttavia sembrate meglio disposte al riavvicinamento solo per il futuro più che per il punto di ieri. Infatti si sono astenuti in blocco. Questo perché per accettare l’accensione del mutuo milionario avrebbero voluto dapprima essere messi a conoscenza del Conto consuntivo del 2012 e anche del bilancio previsionale del 2013, per poi scegliere il da farsi sulla base della conoscenza delle politiche finanziarie messe in atto da questa amministrazione.

Infine una brutta notizia proprio per le imprese in attesa di ricevere i pagamenti dello Stato. Infatti l’impresa creditrice della pubblica amministrazione, per l’erogazione dei pagamenti per importi superiori ai 10mila euro, deve vantare un documento unico di regolarità contributiva regolare, cioè attestante la regolarità dei versamenti assicurativi e contributivi ad Inps, Inail, e Cassa Edile. Un cane che si morde la coda perchè le aziende creditrici, oggi in difficoltà di liquidità anche a causa degli enormi ritardi dei pagamenti pubblici, molto probabilmente non saranno in regola con il Durc, che invece è indispensabile per riscuotere i propri crediti.