Presunto giro di usura a Terracina, è cominciato il processo a carico dei 7 imprenditori del luogo arrestati nel giugno 2010 con l’accusa di aver ridotto sul lastrico un albergatore.
Davanti al collegio penale presieduto da Lucia Aielli e al pm Giuseppe Buontempo, martedì sono state ammesse le parti civili, ovvero la presunta vittima del giro di prestiti a strozzo, sua moglie, le figlie e la segretaria dell’albergo. Ammesse come parti civili anche le società riconducibili alla famiglia dell’albergatore, tutte rappresentate dall’avvocato Paolo Iorio (in aula martedì un collega a sostituirlo).
Un’udienza fiume quella che ha dato il via al processo e che ha visto sul banco dei testimoni una delle figlie dell’albergatore, ascoltata per ore. La donna ha confermato le denunce sporte nei confronti degli imputati che avrebbero messo in ginocchio la sua famiglia, anche se non sarebbero mancate delle lacune secondo il collegio difensivo. La sua deposizione è stata sospesa alle 20; riprenderà il 3 maggio prossimo. Prevista anche la deposizione di altre parti offese.
