AGGIORNAMENTO – Più volte aveva chiesto un appuntamento per parlare di lavoro al sindaco Michele Forte ma quando finalmente lo ha ottenuto, la situazione è degenerata ed è stato alla fine arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. E’ quanto accaduto a un 39enne di Formia, Antonio T., nullafacente che martedì è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della locale compagnia. Teatro dei fatti il palazzo comunale di Formia dove il 39enne si era recato nel pomeriggio. Dopo aver atteso, finalmente l’ingresso nell’ufficio del sindaco e il colloquio che da subito ha però superato i toni civili della conversazione. E anche un paio d’occhiali, prima dell’arrivo dei carabinieri chiamati dallo staff del primo cittadino, sarebbe andato distrutto nel corso dell’alterco.
Inutile riportare alla ragione l’uomo che, anzi, si scagliava violentemente ance contro i militari che tentavano di procedere alla sua identificazione. Questa mattina presso il Tribunale di Gaeta e di fronte al giudice Carla Menichetti è arrivata la convalida dell’arresto. Assistito dall’avvocato Anna Marciano, l’uomo ha raccontato tutto quanto accaduto e, infine, il processo è stato rinviato al prossimo 11 novembre a seguito di richiesta di termini a difesa. Nel frattempo il 39enne torna in libertà non sussistendo a suo carico ragioni per un qualche obbligo di polizia giudiziaria peraltro non richiesti dal pm in aula.
AGGIORNAMENTO – DICHIARAZIONE SINDACO FORTE SU EPISODIO ARRESTO DISOCCUPATO
“In ordine all’episodio dell’arresto di un disoccupato avvenuto all’interno del mio ufficio ritengo doveroso chiarire alcune circostanze che ci devono far capire il livello di bisogno e disperazione che attanaglia tante persone e famiglie. Il momento di crisi economica e occupazionale che viviamo porta inesorabilmente a gesti ed aggressioni del tipo che si sono verificati nel pomeriggio di martedì. Il sindaco in questi drammatici casi umani e sociali è il principale punto di riferimento a cui rivolgersi per risolvere i problemi di lavoro e del bisogno della gente. Nel corso del mio mandato ho sempre mantenuto le porte aperte dell’ufficio ed ho sempre ricevuto ed ascoltato le persone in difficoltà. Tanti casi disperati sono stati risolti grazie anche all’intervento dei servizi sociali, altre situazioni invece non hanno avuto risposte proprio per l’impossibilità ad assumere decisioni nel merito. Nel caso specifico io ho ricevuto ed ascoltato questa persona che pretendeva in maniera disperata un posto di lavoro senza che potessi da sindaco assicurare e dare una risposta concreta. Questo è il dramma che si trovano a vivere oggi tutti i sindaci, un’amara realtà con cui siamo costretti quotidianamente a misuraci e confrontarci. Proprio perché ho compreso il dramma umano di quella persona, arrestata per oltraggio e resistenza alle forze dell’ordine, mi sono recato nella stessa serata presso la stazione dei carabinieri dichiarando di non voler procedere alla denuncia di parte lesa”.