Il Poseidon, la struttura turistico ricettiva di Vindicio a Formia, potrà essere sanata se i proprietari, come hanno intenzione di fare, eseguiranno alcuni lavori di riqualificazione sull’area. Tra questi lo spostamento del fosso Rialto nei pressi del caratteristico porticciolo di Caposele. Con provvedimento dirigenziale del 29 marzo scorso a firma del dirigente del settore urbanistica ed edilizia Roberto Guratti, infatti, il Comune di Formia ha revocato l’ordinanza 291 del 15 marzo 2005 di diniego al condono edilizio.
L’iter quindi, può ora ripartire ed entro trenta giorni Gianfilippo Di Russo, titolare della struttura, presenterà al Comune il piano “con l’auspicio – spiega – che la prossima primavera il Poseidon possa riaprire e ritornare agli splendori di un tempo: quelli degli anni ‘80/’90 quando era punto di ritrovo nelle serate estive di Formia”, grazie anche alla presenza di un ristorante, un bar e una piscina separata dal mare solo da rocce. Tanti i pareri positivi che il progetto dovrà ottenere ma, al momento, per i titolari il più è fatto dopo aver già pagato lo scorso anno una cifra in oblazione piuttosto alta e che è stata propedeutica al provvedimento dello scorso marzo. Prossimo passaggio l’ottenimento della sanatoria per chiudere così un percorso cominciato da circa quindici anni e che vede ora la struttura in completo degrado, dal 2002 quando fu chiusa.
Nel maggio del 2010 l’ultimo sequestro penale a opera della Guardia costiera di Formia, su mandato del sostituto procuratore Maria Eleonora Tortora, che chiese l’autorizzazione al giudice del tribunale di Latina Lucia Aielli per apporre i sigilli alla caratteristica struttura balneare, realizzata su un’area demaniale violando, secondo la magistratura, le disposizioni del Codice della Navigazione. Anche quella provvedimento sarebbe ora sorpassato e la vicenda va definendosi verso un ritorno alla normalità.
