FORMIA, ASILO LE QUERCE: LA GIARDINI D'INFANZIA RICORRE AL CONSIGLIO DI STATO

*L'asilo ''Le Querce''*
*L’asilo ”Le Querce”*

Ricorso al Consiglio di Stato e una vicenda che si tinge sempre più di giallo, in salsa Udc. Così le socie della cooperativa Giardini d’Infanzia allontanano ancora l’affidamento dell’asilo Le Querce di Formia alla coop Intesa attraverso la consorziata coop Le.Sa.Sca. Dopo quindi che lo scorso 20 febbraio il Tar del Lazio presieduto dal giudice Francesco Corsaro aveva respinto l’opposizione della Giardini d’Infanzia e che i legali della Coop Intesa avevano invitato e diffidato il Comune di Formia a dare seguito alla sottoscrizione dell’appalto, valore duecentomila euro l’anno lordi per cinque anni, il difficile iter cominciato con l’apertura delle buste nel febbraio 2012 subisce dunque un nuovo stop. Che inoltre sembrerebbe obbligare il Comune a una nuova “prorogatio” della gestione dell’asilo in favore della Giardini d’Infanzia, venendo in questo caso incontro alla richiesta delle madri dei bambini frequentati l’istituto. Che proprio una decina di giorni fa avevano chiesto di poter terminare l’anno con i consueti insegnanti non sottoponendo a stress i propri figli.

Nel nuovo ricorso presentato dai legali della Giardini d’Infanzia anche contro il Comune di Formia entra però un nuovo attore ed è il Comune di Monte San Giovanni Campano in provincia di Frosinone, a maggioranza Udc, e il perché è presto detto. Nella presentazione dei requisiti per la partecipazione al bando di gara per l’asilo di Formia, infatti, la Coop Intesa avrebbe presentato, a riprova della sua esperienza nel settore, anche l’affidamento di un asilo proprio nel comune ciociaro gestito attraverso la consorziata Anima. E qui l’inghippo da cui anche una denuncia per falso da parte della Giardini d’Infanzia di cui però il Tar non ha tenuto conto nel suo giudizio di febbraio.


*Il Consiglio di Stato*
*Il Consiglio di Stato*

Nel dettaglio: nel bando per l’affidamento dell’asilo di Formia era previsto, al capitolo “esperienze”, che la coop affidataria avesse un’esperienza almeno triennale nella gestione di asili comunali. La Coop Intesa proprio per questo aveva presentato un’autocertificazione in cui dichiarava di aver espletato tale servizio attraverso la coop Anima a partire dal 2007 presso Monte San Giovanni Campano. Peccato che all’epoca nel comune ciociaro un asilo comunale non esistesse e la coop anima aveva chiesto allo stesso solo un locale in comodato per un asilo privato.

E a certificare questo fatto è paradossalmente l’ex assessore regionale Aldo Forte che il 16 gennaio 2011 annuncia il primo asilo nido comunale a Monte San Giovanni Campano. Il 1° febbraio, poi, lo stesso Comune di Monte San Giovanni Campano dà l’affidamento del nuovo asilo alla coop Girasole, sempre Consorziata Intesa che però non compare nel documento  presentato al Comune di Formia. Dunque, secondo i legali della Giardini d’Infanzia, il Comune ciociaro avrebbe attestato il falso e la Coop Intesa non avrebbe avuto i requisiti per partecipare al bando per la gestione dell’asilo Le Querce.

Altra documentazione che i carabinieri della Compagnia di Formia nella loro indagine per falso, abuso d’ufficio e turbativa d’asta verosimilmente hanno già in mano e che ora il ricorso al Consiglio di Stato della Giardini d’Infanzia ha portato alla luce.

***ARTICOLO CORRELATO*** (Regione Lazio, Forte: “In arrivo 18 nuovi asili” – 16 gennaio 2011 -)

***ARTICOLO CORRELATO*** (Formia, asilo ”Le Querce”: il Tar respinge il ricorso della coop ”Giardini d’Infanzia – 22 febbraio -)

***ARTICOLO CORRELATO*** (VIDEO – Formia, asilo “Le Querce”: dopo la vittoria al Tar, il Consorzio Intesa prepara la diffida per il Comune – 23 febbraio -)