
“Ancora una volta lo Stato pensa di fare cassa sulla pelle dei pensionati”. Così dallo Spi Cgil di Latina commentano la decisione dell’Inps di non inviare più il Cud a casa, nonostante la richiesta di rinviare di un anno questa novità avanzata dalle organizzazioni sindacali dei pensionati.
Una ulteriore complicazione, dunque, per i pensionati che si vedono cancellare un diritto in ragione di una incomprensibile spending review.
“Per molte persone anziane è impossibile stamparsi in autonomia il Cud per la dichiarazione dei redditi”, dicono da Via Eroi del Lavoro.
La procedura prevede che ogni persone per stampare il proprio modello Cud debba connettersi a internet, sul sito dell’Inps e utilizzando il proprio codice Pin (rilasciato per metà via mail e per metà con un sms sul telefonino) e scaricare e stampare la documentazione che li riguarda.
La procedura si può fare gratuitamente presso i Caf e i centri di assistenza fiscale, che sono letteralmente presi d’assalto in questi giorni, o al costo di tre/27 euro agli sportelli delle Poste Italiane. Alternativamente lo si può richiedere al numero verde 800.434.320.
“È gravissima la decisione dell’Inps di scaricare oneri fiscali e burocratici sui pensionati – dicono dallo Spi – ma noi mettiamo a disposizione le nostre sedi e i nostri volontari per stampare gratuitamente il Cud a tutti coloro che decideranno di compilare la dichiarazione dei redditi presso di Caf della Cgil”.