''L'ACQUA A FORMIA È POTABILE OPPURE NO?'', IL COMITATO CONTRO ACQUALATINA LO CHIEDE AL SINDACO

lotta contro acqualatinaE’ da giovedì 7 marzo che è consigliato l’utilizzo dell’acqua per i soli fini igienico sanitari. E’ quanto risulta dai due comunicati stampa di Acqualatina pubblicati sul sito del comune di Formia. Il consiglio è stato diramato prima per le sole zone servite dalla sorgente di Capodacqua e poi esteso all’intero territorio comunale, così come a essere interessate dal fenomeno sono le città del sud pontino, tra le quali di Gaeta, Minturno.

La causa è da addebitare ai soliti problemi di torbidità delle sorgenti da cui viene prelevata l’acqua immessa poi nell’acquedotto che serve le famiglie di Formia.


Eppure nonostante questo e nonostante siano passati undici giorni, la situazione non è tornata alla normalità, non ci pare neppure che sia stato attivato il servizio sostitutivo di autobotti, così come prevede il contratto “forzato” che i cittadini di Formia sono costretti a subire senza averlo mai firmato.

Nel mezzo il comunicato del 12 marzo nel quale Acqualatina ha tenuto a sottolineare che il fenomeno della torbidità che sta interessando le Centrali di Capodacqua e Mazzoccolo risultava in progressiva diminuzione.

Peccato che siamo al 18 marzo e nulla è cambiato, tanto che continuiamo a non bere l’acqua che paghiamo come se fosse potabile ma che potabile non è, forse.

Infatti sulla questione della potabilità è necessario fare un inciso.

Nonostante che Acqualatina consigli l’utilizzo dell’acqua per i soli fini igienico sanitari, ci risulta che ufficialmente l’acqua non sia stata mai dichiarata “non potabile”.

A mancare questa volta è l’ordinanza di non potabilità che normalmente viene pubblicata sempre sul sito del comune di Formia, dopo la solita nota dell’Asl, con la quale si informa la massima autorità sanitaria della nostra città, e cioè il sindaco, che l’acqua non è potabile a seguito delle analisi effettuate.

Il divieto di utilizzo è un provvedimento cautelativo a tutela della salute pubblica, che spetta emanare dal sindaco o da un suo delegato. Un atto che a oggi manca, non essendo mai stato pubblicato sull’albo pretorio online del comune di Formia.

Perché a esempio il sindaco di Minturno e il sindaco di Gaeta già da venerdì 8 marzo, hanno ritenuto di emettere un’ordinanza con il quale si vietava l’utilizzo dell’acqua ad uso bibita sull’intero territorio comunale e lei invece ha evitato di farlo?

Forse vuol dire che decidere di non bere acqua del rubinetto è una facoltà lasciata al singolo cittadino, con tutti i rischi che ciò comporta? Ma soprattutto: “L’acqua non è potabile oppure no?”

E soprattutto l’emergenza è terminata? A Gaeta il sindaco nella tarda serata di ieri ha comunicato che, su indicazione dell’ASL, l’emergenza si può ritenere conclusa e quindi l’acqua è nuovamente potabile. E a Formia?

E visto che si trova ci spieghi perché nonostante il dramma che vivono migliaia di famiglie, con la solita faccia tosta, rispondendo a una lunga serie di lamentele, Acqualatina continua impunemente ad affermare che i 140milioni investiti sul territorio hanno portato un gran beneficio ai cittadini, senza che lei abbia nulla da dire a riguardo.

Sulla problematica dell’acqua distribuita nei nostri rubinetti abbiamo letto e ascoltato di tutto, ma lei è stato sempre zitto, probabilmente perché ha paura, la stessa paura di chi sa che si sta scavando la fossa con le proprie mani.

Lo vogliamo sapere proprio da lei che ha sempre anteposto gli interessi di Acqualatina a quelli legittimi dei suoi concittadini.

E’ ora di dire basta all’impunità dei signori dell’acqua.

***ARTICOLO CORRELATO*** (Stop al consumo d’acqua a Formia, è torbida – 8 marzo -)