LIBRI SCOMPARSI ALLA BIBLIOTECA DEI GIROLAMINI DI NAPOLI, 24ENNE DI FORMIA CONDANNATA A 5 ANNI E 4 MESI

*Il Tribunale di Napoli*
*Il Tribunale di Napoli*

E’ stata condannata a cinque anni e quattro mesi la 24enne formiana, di origini ucraine, Viktoriya Pavlovsky, anche lei riconosciuta colpevole dal gup del Tribunale di Napoli Egle Pilla, per il reato di peculato nell’ambito del processo che fa seguito all’indagine dei carabinieri, concretizzatasi con gli arresti del maggio 2012, sulla scomparsa di duemila libri storici alla Biblioteca dei Girolamini di Napoli.

Insieme a lei sono stati condannati, tutti con rito abbreviato, l’ex direttore della biblioteca Marino Massimo De Caro, sette anni,  quattro anni e otto mesi e interdizione per cinque anni dai pubblici uffici per Alejandro Cabello e Mirko Camuri, due anni e otto mesi per Paola Lorena Weigandt e Federico Roncoletti.


Parzialmente accolte dunque le richieste dell’accusa. Il pm Antonella Serio, infatti, aveva chiesto dieci anni per l’ex direttore della biblioteca, 6 anni e 6 mesi per Viktoriya Pavlovskiy, factotum di De Caro, 7 anni per Alejandro Cabello, colui il quale riusciva a ‘piazzare’ i libri nelle case d’asta d’Europa, 4 anni per Paolo Lorena Weigandt, 6 anni per Mirko Camuri, 4 anni per Federico Roncoletti. Inoltre, il gup ha stabilito il pagamento di una provvisionale di 10mila euro a favore del Comune di Napoli, costituitosi parte civile. Ancora poco secondo quanto stimato dalla Direzione generale per le biblioteche e dal diritto d’autore del Mibac ovvero 19.460.000 euro di danno. Il 26 marzo prossimo, inoltre, comincerà l’udienza preliminare al termine della quale il gip deciderà sul rinvio a giudizio di De Caro e altri 13 imputati per il reato di associazione a delinquere.

*Biblioteca dei Girolamni*
*Biblioteca dei Girolamni*

Un’inchiesta, quella condotta dalla Procura di Napoli, che ha aperto uno squarcio su un sito di interesse nazionale a lungo violentato nella sua natura. In particolare, gli investigatori hanno ricostruito come i volumi venissero asportati dalla biblioteca del centro storico di Napoli per poi essere trasportati a Roma, una posizione è aperta anche a carico dell’ex senatore Pdl Marcello Dell’Utri, e quindi a Verona da dove venivano smistati verso l’estero a magnati russi o presso le principali case d’asta del mondo dove alcuni sono stati successivamente rinvenuti.

In particolare sulla posizione di Viktoriya Pavlovsky, la ricostruzione dei pm è risultata piuttosto cruda. Ventidue anni, nata a Polonn in Ucraina ma da anni a Formia la Procura non la ritiene solo assistente dell’ex direttore, ma la sua vera e propria “ombra”. Scriveva il gip: “Lo segue ovunque, lo accompagna dappertutto, lo affianca nelle stanze del potere dove si reca De Caro, ma anche all’interno della biblioteca dei Girolamini, in cui, dopo poco tempo, avrà diritto ad un alloggio personale. Giovane ma competente – continua il gip – tecnica e precisa”. E ancora: “L’unica cosa che dice di non sapere, è che i libri vengono spostati, movimentati, per soddisfare l’obiettivo principale del De Caro: impossessarsi del maggior numero di libri antichi, senza che le sottrazioni possano essere attribuite al periodo della sua direzione”.

Lette le motivazioni, verosimilmente le difese appelleranno la sentenza.

***ARTICOLO CORRELATO*** (Peculato, cinque arresti tra Formia e Verona – 24 maggio 2012 -)