La Asl di Latina non muoverà un dito. Almeno per il momento. Aspetterà piuttosto che sia la direzione della Sorriso sul Mare a comunicare il termine dei lavori, prima di avviare l’ispezione per la verifica dei requisiti strutturali richiesti. Si apre finalmente uno spiraglio per la clinica psichiatrica di Formia da quasi sei mesi alle prese con un travagliato processo di riconversione.
L’impegno tra le parti è stato assunto nella mattinata di ieri a conclusione del tavolo tecnico organizzato presso la Regione Lazio, a cui hanno preso parte il direttore generale dell’Asl di Latina, Renato Sponzilli, il coordinatore della Commissione di Verifica, Igino Mendico, l’amministratore unico della Sorriso sul Mare, Carlo Dori, il direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Lino Carfagna, e il sindaco di Formia Michele Forte. Durante l’incontro, la società ha rassicurato sia i vertici Asl sia i dirigenti della Pisana sulla ormai eminente consegna dei lavori (forse entro la fine del mese). In queste settimane ci sarebbe stato un piccolo rallentamento dovuto allo smaltimento di una canna fumaria in eternit. Operazione però già conclusa. Mancherebbe, dunque, davvero poco per completare il progetto di comunità terapeutica che prevede complessivamente sessanta posti letto, suddivisi in tre moduli da venti secondo le attività previste per la tipologia di paziente.
Il piano, sebbene consenta alla Casa di Cura di rimettersi in carreggiata, non è ben visto dalle parti sociali, che temono nuovi licenziamenti a fronte di una diminuzione dei posti letto. Se da una parte, infatti, la direzione della Sorriso sul Mare confida in questa come l’unica soluzione per uscire dall’impasse amministrativo che ha portato alla sospensione dell’autorizzazione sanitaria, dall’altra i sindacati chiedono maggiori garanzie affinché il piano di adeguamento non sia definitivo, piuttosto possa essere ampliato in modo da coinvolgere anche le trentacinque persone licenziate lo scorso novembre.
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