Anche Latina è diventata protagonista della nota truffa del duplicatore di banconote, ad opera di cittadini africani, già in passato, oggetto di cronaca di note trasmissioni televisive.
La vittima di ieri, W.X. di nazionalità cinese, titolare di un negozio di bigiotteria nella locale via Emanuele Filiberto, era stata scelta con molta cura dal truffatore, il quale, unitamente ad altro connazionale, già da alcuni giorni, aveva iniziato a frequentare il negozio della straniera.
Nella giornata di ieri, si legge nella denuncia della donna, il camerunense che diceva di chiamarsi Johnny, le aveva proposto di raddoppiare la somma di 30.000 euro nel giro di poche ore a mezzo di un kit di contraffazione chimica che le veniva mostrato.
La donna, la quale era al corrente che altri esercenti della comunità cinese nazionale erano stati truffati da presunti uomini d’affari africani, rifiutava categoricamente la “vantaggiosa” offerta.
Da qui l’uomo, minacciava la donna che se non avesse pagato almeno 800 euro per il disturbo che si era preso nel predisporre il kit di contraffazione, le avrebbe distrutto il negozio. La minaccia, a quel punto, concretizzava il tentativo di estorsione, e lo straniero, resosi conto che una collega della donna aveva chiamato il 113, si dava a precipitosa fuga a bordo di una vettura.
Nel giro di pochi minuti, due equipaggi della squadra Volante, unitamente a personale della squadra Mobile, rintracciavano il reo, il quale si stava dirigendo a forte velocità sulla via Pontina in direzione di Aprilia.
Intimatogli l’ALT, dopo un breve inseguimento, lo stesso veniva bloccato e tratto in arresto.
La perquisizione della vettura del “Johnny” consentiva di rinvenire il kit proposto alla donna. Si trattava di due buste nere di carta oleosa, contenenti biglietti simil-filigranati bianchi che dovevano fungere da base per la trasposizione del colore di banconote vere, di seguito a immersione in acetone. Sistema ovviamente inutile, ma che appariva vero, allorquando il truffatore, nel corso della dimostrazione, sostituiva la banconota così ottenuta con una originale da mostrare alla vittima.
Lo straniero camerunense, TAPONDJOU Alex. classe 1982, con precedenti specifici, veniva così tratto in arresto per il reato di tentata truffa e tentata estorsione e sarà giudicato nella mattinata odierna con rito direttissimo.