GAETA, CIMITERO DEGLI ORRORI: CARABINIERI IN COMUNE

resti2I Carabinieri della Compagnia di Gaeta questa mattina sono tornati nel palazzo municipale per visionare e prendere possesso di importanti documenti che chiarirebbero non pochi aspetti relativamente al macabro rinvenimento, nel primo pomeriggio di ieri, di ossa di centinaia di cadaveri  ammassate in sacchi sistemati in un deposito abbandonato attiguo all’ex cappella di San Francesco Vecchio, alle spalle del cimitero di via Garibaldi.

I Carabinieri, guidati  dal Capitano Daniele Puppin e dal tenente Palma La Vecchia e coordinati dal sostituto procuratore Giuseppe Bontempo, hanno avviato le prime e difficili indagini finalizzate a dare una risposta ad un altro raccapricciante quesito: che ci  facevano in questo deposito dieci casse zincate semiaperte al cui interno c’erano ancora i resti mummificati di uno o più  defunti.


Secondo una prima ricostruzione le ossa e parte di questi cadaveri avrebbero fatto di questa cappelle demolita nel 2004 e poi sistemati in questo deposito abbandonato. L’acquizione degli atti e le verifiche avviate vogliono appurare se questa procedura, all’epoca dei fatti, sia avvenuta nel rispetto delle normativa e delle prescrizioni igienico-sanitarie.

Al momento non ci sono indagati – è stato aperto un fascicolo contro ignoti – ma il sequestro di ieri conferma, se necessario, in maniera definitiva, il mercato nero dei loculi, le profanazioni di sepolcro e un vero e proprio sistema, tutt’altro che trasparente, nella gestione del cimitero di via Garibaldi a Gaeta.

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