Ormai è ufficiale: da lunedì inizieranno i lavori di demolizione della ex chiesa parrocchiale di Sant’Antonio da Padova nella località di Campomaggiore, periferia di Santi Cosma e Damiano. Ad annunciarlo è stato direttamente Padre Giuseppe D’Agostino, parroco trinitario a cui è affidata la comunità.
L’ha fatto attraverso una lettera aperta, rompendo il cauto silenzio che lo ha contraddistinto in questi ultimi anni, nonostante la montagna di polemiche sollevate intorno alla decisione di abbattere la chiesa.
“L’entusiasmo che muove queste mie parole – ha dichiarato Padre Giuseppe – fonda sull’ormai certezza di poter assicurare alla Comunità di Santi Cosma e Damiano il nuovo edificio di culto. Tutti i parrocchiani avranno certamente capito che il mio atteggiamento di prudenza nel comunicare l’andamento dell’iter amministrativo della nuova Chiesa, è dovuto soprattutto al rispetto di tutti e alla volontà di non voler alimentare inutili polemiche che avevano lo scopo di gettare ombra sulla reale dinamica delle procedure. Non ho voluto trasmettere informazioni, fin quando il Signore ha illuminato definitivamente il faticoso percorso, intrapreso ormai da qualche anno”.
Nella missiva lo stesso parroco trinitario spiega di essere stato uno dei primi ad aver sofferto per l’abbattimento “necessario” del vecchio edificio, “che è costato sacrifici a tutta la comunità e a quanti nostri concittadini risiedono all’estero, ma non essendoci alternative – ha poi aggiunto – ho deciso di guardare avanti con serenità”.
La nuova chiesa – come si ricorderà – sarà costruita grazie a un cospicuo contributo di 1 milione e 800 mila euro concesso dalla Conferenza Episcopale Italiana, oltre a un finanziamento di 100mila euro stanziato dalla Provincia di Latina per gli oneri di abbattimento e smaltimento dei materiali di risulta. Operazione che partirà all’inizio della prossima settimana grazie all’ordinanza firmata dal sindaco Vincenzo Di Siena.
“Desidero ringraziare tutti i parrocchiani per la pazienza e l’affetto dimostrato – ha concluso Padre Giuseppe – assicurando che mai un solo istante distrarrò la mia attenzione dall’obiettivo di consegnare alla comunità il migliore dei risultati”.
