
Riceviamo la lettera aperta indirizzata ai cittadini di Itri da parte di Mara Romagna Giampalmo, vittima la notte dello scorso 27 febbraio di un furto nella propria abitazione in zona Magliana.
“Sento il dovere di rivolgermi ai miei concittadini itrani per alcune precisazioni.
Come tutti saprete ho subito il furto di tutti i miei gioielli che, più del loro valore intrinseco, avevano, per me, un ben più grande valore, essendo nella mia famiglia da generazioni, nonché la testimonianza di tanti bei ricordi, nascite, anniversari, matrimoni.
Quando qualcuno viola la tua casa per rubare il male più grande che fa è quello di derubarti di una parte dei tuoi sentimenti. Mi risulta che a Itri ci sono stati molti furti quindi le persone derubate sanno che cosa intendo esprimere.
Io e mio marito non siamo ricchi, viviamo delle nostre pensioni e abbiamo alle nostre dipendenze un giardiniere rumeno che lavora da noi da un decennio ed è sempre stato impeccabile
Gli unici che potevano essere al corrente della cassetta dei gioielli eravamo io, mio marito e la domestica rumena (neppure i miei figli sapevano la sua ubicazione)
I ladri che sono entrati in casa :
– non hanno aperto un cassetto o uno sportello
– non hanno spostato nulla neppure un fazzoletto
– l’unica cosa che hanno aperto è una cassetta molto simile a quella dei gioielli (perché con dei fiori dipinti anch’essa) che conteneva foulard di seta. Ossia cercavano proprio una cassetta con fiori dipinti.
– non sono venuti in nostra assenza perché sapevano che noi mettiamo l’allarme anche quando andiamo a prendere il giornale
– non sono venuti a tarda notte perché sapevano che i gioielli si trovavano nella nostra stanza.
L’Italia è un paese democratico e garantista e quindi io non posso fare nulla anche se ho le mie assolute certezze.
Io e mio marito siamo due persone che devono tutto ciò che hanno ad una vita di lavoro e veniamo da due famiglie che hanno sempre messo al primo posto l’onestà ed il bene del nostro Paese.
Mio padre era ambasciatore e si è sempre battuto in diplomazia per il bene dell’Italia, mio suocero era cattedratico e direttore dell’Istituto di Anatomia Patologica e si è sempre battuto, da scienzato per la salute di noi tutti.
Siamo stati beffati da persone alle quali garantiamo ogni diritto secondo le nostre leggi , ma che la legge non rispettano.
Non meritiamo quello che ci è successo, noi tutti cittadini di Itri non ci meritiamo quello che sta succedendo”.
***ARTICOLO CORRELATO*** (Furto in villa a Itri, bottino da oltre un milione – 28 febbraio -)