GAETA, IL SINDACO MITRANO PROMETTE VERSAMENTO SALDO PER I 22 RILEVATORI DEL CENSIMENTO

censimentoPotrebbe passare una settimana, forse due, e tutti i 22 rilevatori che hanno partecipato al censimento a Gaeta, per conto del Comune, dovrebbero ricevere i soldi che ancora attendono di percepire dall’ente che pure li ha da tempo già ricevuti a sua volta dall’Istat.

In realtà il 50 percento di quanto gli spetta, a seconda dei casi si valuterà il cottimo, e in più il rimborso dell’Irap indebitamente detratta dall’imponibile del primo versamento del giugno scorso come prima tranche del totale.


L’impegno sarebbe stato preso dal sindaco Cosmo Mitrano in persona, tuttavia anch’egli all’oscuro dei motivi che hanno portato all’elusione della retribuzione completa prevista tutt’al più entro la fine dell’anno passato.

Maggiori chiarimenti potrebbe fornirli la ragioneria dell’ente diretta dal dirigente Nino Zangrillo che tuttavia resta latitante alle pressanti richieste di spiegazioni da parte dei creditori del Comune di Gaeta. E dovrebbe ammontare a circa 25mila euro, euro più euro meno, la cifra complessiva finora trattenuta e mai saldata definitivamente. Insomma l’impegno è stato preso, peraltro dal sindaco in persona e così nel giro di pochi giorni, e comunque non oltre la metà del mese in corso, tutta la controversia dovrebbe rientrare.

Resta l’amaro in bocca per una classica vicenda all’italiana dove pur avendo fatto il proprio dovere, maturando crediti nei confronti della pubblica amministrazione e per molti in condizioni finanziarie critiche, laddove secondo alcune prescrizioni del bando di assunzione si è lavorato anche a spese proprie, cittadini creditori non avrebbero ottenuto alcun risultato secondo giustizia senza che vi fosse una loro ‘rivolta’ collettiva con relativi appuntamenti ad hoc col primo cittadino, quando sarebbe invece bastata una firma sull’impegno di liquidazione da parte della dirigenza competente.

Come se non bastasse gli sono stati indebitamente sottratti anche dei soldi, a titolo di tasse, che avrebbe dovuto pagare il Comune relativamente all’Irap. E forse proprio in virtù di questa ulteriore problematica fiscale si è perso ulteriormente tempo nella liquidazione del saldo, perché ora nella cifra individualmente maturata va calcolato il rimborso indebitamente sottratto. Tempi tecnici insomma.

Infine sembra definitivamente tramontata la possibilità, paventata secondo alcuni creditori dai rappresentanti comunali, di percepire solo un iniziale 30 percento del saldo dovuto per poi ottenere tutto il resto in un secondo momento mai meglio definito. Ipotesi remota che avrebbe senza dubbio incontrato una dura opposizione dei 22 rilevatori.

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