“Per senso di responsabilità nei confronti dei titolari delle imprese lattiero-casearie e delle loro famiglie abbiamo sottoscritto l’accordo sul prezzo del latte che, è bene chiarire, non ci trova affatto soddisfatti in relazione ai costi di produzione elevati, alla galoppante crisi economica che anche l’agricoltura sta attraversando”.
E’ chiaro e determinato, come sempre, Carlo Crocetti, presidente di Coldiretti Latina, nel commentare l’intesa sottoscritta in Regione Lazio giovedì scorso per il prezzo del latte che è stato determinato a 0,42 centesimi di euro per litro prodotto.
“Con altrettanta responsabilità nei confronti degli allevatori, però, siamo determinati a ribadire che in merito alla questione relativa alla proprietà e alla gestione della Centrale del Latte di Roma, si devono concretizzare le progettualità da noi evidenziate per una inversione di tendenza che, ormai è diventata più che urgente”.

L’accordo raggiunto in merito al prezzo del latte alimentare bovino a 0,42 centesimi di euro più iva ha decorrenza dal
1/1/2013 al 30/7/2013.
“Anche in relazione a questo aspetto non siamo per niente soddisfatti – ha detto Saverio Viola, direttore di Coldiretti Latina. Abbiamo più volte chiesto che il prezzo fosse basato sull’anno solare per questioni di sicurezza e praticità per le aziende ma, soprattutto, in relazione ad una programmazione più pragmatica per gli orientamenti delle imprese che hanno bisogno di una pianificazione aziendale idonea a dare continuità e tranquillità agli allevatori ormai esasperati da situazioni poco chiare. Ma, al di là di questo, torniamo a sottolineare la necessità di considerare, insieme ai parametri dei costi di produzione a litro di latte, la qualità , la provenienza con il sostegno alla produzione locale”.