In questi anni nonostante che ne dica Acqualatina, la qualità del servizio idrico non è stato per nulla all’altezza delle promesse che avevano giustificato il ricorso alla privatizzazione del servizio.
Infatti l’efficienza del servizio doveva essere garantito dagli investimenti che Acqualatina avrebbe dovuto fare, gli stessi che gli avevano permesso di aggiudicarsi la gara per l’affidamento della gestione del servizio idrico nell’ATO4.
Dovevano essere 146 milioni entro il 2008, poi slittati al 2009 ed ancora al 2011. “Ridotti” poi in realtà a 74,2 milioni fatti al 2008, 105 fatti al 2010 ed infine ultimo regalo… entro il 2011 da 146 (primo obbligo contrattuale) si ridurranno, grazie ai sindaci conniventi, a soli 120 (decisione ATO4 del 14/12/2010)! …. Il tutto nonostante il prestito di 114,7 milioni di euro ottenuto da Depfa Bank nel 2007 per realizzare presto gli investimenti e che invece chissà dove sono andati a finire.
E che non fossero a conoscenza dell’urgenza degli investimenti, lo smentisce uno studio commissionato alla società SEURECA, filiale di Veolia Water, cioè il socio privato di Acqualatina e di cui siamo entrati in possesso, nel quale veniva descritto lo stato pietoso degli impianti prima della gara.
La ciliegina sulla torta è però stato la sospensione del MALL, il parametro che stabiliva, secondo parametri oggettivi, l’efficienza del servizio, ossia penali in caso di cattivo servizio reso all’utenza e quindi Acqualatina ha evitato di dover pagare forti penali (le bollette avrebbero subito pesanti decurtazioni e non forti aumenti).
Numeri non da poco. E’ stato calcolato che, dal 2006 al 2011 Acqualatina avrebbe dovuto pagare una penale (art.30 Disciplinare) pari a oltre 30milioni di euro ed invece le bollette continuano a salire senza sosta, così come continuano ad arrivare assurde risposte alle legittime proteste dei cittadini.
E’ chi ha permesso che ciò sia potuto avvenire? Ovviamente i sindaci dell’ATO4 che hanno ritenuto più opportuni difendere gli interessi di Acqualatina che dei cittadini, tanto che nel 14 luglio 2006 hanno approvato la revisione del contratto che prevede un MALL bloccato fino al 2012.
D’altronde lo fece capire chiaramente l’allora vicepresidente di Acqualatina (ora amministratore delegato) l’ing. Raimondo Besson, nella puntata della trasmissione televisiva “Cominciamo bene”, andata in onda su rai3il 24 novembre del 2009 , come funziona il meccanismo, affermando che è il pubblico, cioè i sindaci, che stabilisce la tariffa, il pubblico stabilisce quali devono essere gli obbiettivi del servizio, gli standard del servizio, il pubblico stabilisce quali e quanti investimenti si devono fare, mentre al privato rimane il compito di attuare quanto deciso dall’assemblea dei sindaci dell’ATO4.
Basta guarda re il seguente video
D’altronde più chiaro di così.
Basterebbe chiedere al sindaco Michele Forte che è uno sindaci che più di altri ha spinto perché si spianasse la strada alla società italo-francese, senza alcuna considerazione per le conseguenze che avrebbe provocato per i cittadini.
Ed allora è necessario che chi si è reso complice di tale situazione sia chiamato a risponderne, altrimenti sarà sempre più difficile smontare il castello di chiacchiere, creato ad arte, per imbonire i cittadini e impedire loro di capire quanto sia grave il furto di democrazia avvenuto in questi anni.
E intanto il ponzio pilato Besson si gode i privilegi dell’essere diventato da vicepresidente, in quota pubblica, amministratore delegato, in quota privata.