GEOTER GAETA – SEMAT FONDI 32-30 (p.t. 15-18)
GEOTER GAETA: Punzetti, Scalesse, Marciano 6, Fritegotto 2, Antonio 10, Cienzo, Onelli 4, Panariello M. 7, La Ferlita, Martino, Antetomaso 1, Ponticella 1, Bettini 1, Amendolagine. All: Paolo Bettini.
SEMAT FONDI: Di Cicco G, Lauretti, Pinto, Gionta, Molineri 11, Di Manno S. 6, Di Cicco D, Djordjevic 2, D’Ettorre 3, Di Manno G. 5, Di Manno V. 2, Riccardi, Di Palma, Pestillo 1. All: Giacinto De Santis.
ARBITRI: Iaconello – Iaconello.
Cuore e tattica, e la Geoter Gaeta torna dopo quattro anni torna a vincere il derby contro la Semat Fondi. Una gara emozionante, forse più del previsto, quella disputata al “PalaAmendola” di Formia, decisa negli ultimi 15’ del secondo tempo, quando i rossoblu credevano di aver ormai ipotecato la posta in palio ma non avevano fatto i conti con la voglia di riscatto e le mosse tattiche dei padroni di casa. Una vittoria dal sapore ancora più dolce perché arrivata grazie all’unione di un gruppo che diventa sempre più solido, e alla perfetta sintonia esistente tra nuove (Ponticella, Bettini, Antetomaso, Fritegotto, Amendolagine) e “vecchie” leve (Antonio, Marco Panariello, Onelli, Marciano), e nonostante l’assenza di Vincenzo Panariello che, per rispetto nei confronti della maglia che indossava fino a poche settimane fa, ha assistito all’incontro dagli spalti. I primi minuti del match viaggiano su ritmi equilibrati, 5-5 all’11’, prima che gli ospiti, sfruttando le numerose ripartenze che nascono direttamente dalle mani dell’onnipresente portiere Gionta, riescano a dare vita al primo strappo, 5-8, grazie ad un velocissimo ed implacabile Molineri (miglior realizzatore tra i suoi a quota 11). Fritegotto e Ponticella riducono di nuovo lo svantaggio (7-8), ma i fondani conservano la distanza, 7-11 al 19’. La Geoter prova a rimanere alle calcagna con Antonio che firma gol di pregevole fattura, ma neanche il time out chiamato al 26’ dalla panchina biancorossa ottiene gli effetti sperati, e Gianluca e Stefano Di Manno mandano tutti negli spogliatoi sul 15-18. I primi 2’ della ripresa parlano ancora fondano, il solito Molineri e Gianluca Di Manno conquistano il 15-20, anche se la risposta di Marco Panariello e Antonio mantiene a galla i locali. La coppia Gianluca-Stefano Di Manno, però, non vuole sentire ragioni, ed è così che in un batter d’occhio il Fondi mette in cassaforte il massimo vantaggio, +6, 18-24, quando il cronometro segna il 12’. Arriva il secondo time out di una gara che sembra ormai essere decisa. Invece al ritorno in campo c’è qualcosa di nuovo. Mister Onelli decide di tentare il tutto per tutto, indossando una pettorina gialla, rivestendo in teoria il ruolo di portiere ma in pratica schierandosi in attacco: la porta rimane sguarnita (con Amendolagine in panchina), gli uomini schierati in fase offensiva diventano sette; in fase difensiva, alla massima velocità, Onelli ritorna in panchina ed Amendolagine tra i pali. Si tratta di una mossa estrema, ma che inizia immediatamente a sortire gli effetti sperati. Con un netto parziale di 8-2, firmato Marciano, Panariello e Antonio, la Geoter festeggia prima la parità, 26-26, per poi siglare il sorpasso proprio con Onelli ed il doppio vantaggio di capitan Marciano: al 26’ il tabellone segna 28-26. La Semat non riesce a reagire e quando lo fa c’è Marco Amendolagine ad abbassare la saracinesca, rendendosi autore di parate di alto livello. De Santis non chiama il time out, ma Vincenzo Di Manno si rimbocca le maniche e riporta i suoi sul 29-29, che si trasforma in 30-30 al 28’. Nell’ultimo minuto di gioco, protagonista è ancora Marco Panariello, che sigla il 31-30, Amendolagine continua a parare e quando Ponticella, a due secondi dalla sirena, mantiene nervi saldi e fredda lucidità per mandare all’aria la possibilità del Fondi di arrivare almeno ai tiri di rigore, la festa biancorossa può avere inizio: 32-30 è l’esito finale. Il prossimo appuntamento con la Geoter Gaeta è per martedì 19 febbraio, alle 19, in casa del Cus Chieti; la gara è stata posticipata (inizialmente prevista per sabato 16) per permettere a Paolo e Pierluca Bettini, impegnati nell’10° MHC, di essere presenti.