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Da quando il teatro Remigio Paone di Formia ha aperto, e poi riaperto, non si era mai vista tanta gente occuparlo in ogni ordine di posti.
Seduti e in piedi, diverse decine di più di quei 250 che possono sedersi, tutti ad ascoltare le parole del leader di Sinistra, ecologia e libertà Nichi Vendola. Che non solo ha sfruttato la sua presenza per lanciare se stesso e il proprio partito alle elezioni nazionali ma anche per avviare ufficialmente la campagna di Mariarita Manzo alle primarie di Formia e anche al Senato dove corre per essere eletta.
Ed è infatti stata proprio la consigliera comunale formiana ad aprire l’appuntamento per poi dare spazio al proprio segretario nazionale.
“Il nostro è un luogo difficile sotto il profilo politico – ha esordito la capogruppo di Sel in Consiglio comunale -, dove Udc e Pdl hanno sempre avuto particolare consenso e potere. Ma noi non abbiamo deciso a caso di incontrarci in questo teatro, simbolo di tante battaglie per la rivendicazione di spazi pubblici per i cittadini e per una rinascita culturale spesso osteggiata da questa cultura politica. Altro grande tema legato al territorio, che non dobbiamo dimenticare, ma ricordare sempre come prioritario, riguarda le battaglie che come Sel portiamo avanti rispetto alla legalità e alla lotta alla criminalità organizzata, ormai dilagante nel nostro comprensorio”.
Prima di lasciare la parola a Vendola la Manzo ha ricordato poi la presenza in aula di colleghi politici di altri Comuni pontini e laziali candidati nelle liste regionali e nazionali. Accolto con un rumoroso e lungo applauso Vendola ha esordito ricordando l’importanza del punto di visto proprio e del suo partito, passando in rassegna citazioni di Brecht e filosofeggiando sui fondamenti della propria ideologia. Il tema del lavoro al centro del suo monologo, la cui crisi occupazionale trova le radici nelle diseguaglianze e nella perdita di diritti generazionali.
“Dobbiamo puntare sull’università e sulla ricerca – ha proseguito Vendola – combattendo questa finanza contemporanea che toglie ricchezza all’economia reale provocando una dilagante disoccupazione. Siamo schiavi di politiche industriali scellerate, prive di progetti di sviluppo sostenibile in settori strategici come l’agricoltura, che concentrano la ricchezza e il potere in pochi personaggi attenti solo a muovere masse di denaro enormi sul palcoscenico finanziario internazionale sottraendole alle famiglie”.
Ambiente, welfare, disabilità e formazione gli altri temi cari alla sinistra trattati dal governatore della Regione Puglia, che non ha lesinato aneddoti riguardo alla sua vita privata e alla sua formazione politica. Non sono mancati gli attacchi ai ricchi, che tante polemiche gli hanno attirato in una recente querelle nazionale, a Beppe Grillo e al suo movimento cinque stelle, rei di generare solo una passione politica triste, e ai concorrenti politici di centrodestra.
Nessun riferimento al Pd con il quale, su scala nazionale quanto locale, si è scelto di coalizzarsi dapprima nella scelta delle primarie per la scelta dei candidati e poi nella campagna elettorale.