Questa mattina personale del Commissariato di P.S. di Fondi ha dato ausilio agli uomini della DIA di Roma nell’esecuzione di quattro misure personali preventive a carico della nota famiglia fondana dei D’Alterio, gestori di fatto della società Lazialfrigo, posta al centro di un’indagine, della Procura di Napoli , sul Mof di Fondi .
La richiesta delle misure di prevenzione era stata fatta direttamente dalla DIA capitolina al Tribunale di Latina nel settembre 2010 ed è di questi giorni la determinazione del Collegio Penale che ha decretato l’applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Fondi per la durata di anni tre, nei confronti di D’ALTERIO Giuseppe, classe ‘ 56 – D’ALTERIO Luigi, classe ‘ 79 D’ALTERIO Armando dell’83 , mentre a D’ALTERIO Melissa, dell’81 è stata applicata la sorveglianza speciale di p. s. per un periodo di anni due , senza l’obbligo di soggiorno.
Il principale elemento posto a sostegno della richiesta di applicazione della misura di prevenzione personale è, per tutti e quattro i proposti, l’asserita loro partecipazione alla pericolosa associazione per delinquere di stampo mafioso del “Clan dei Casalesi”.
In particolare, secondo l’accusa, i D’ALTERIO ed i loro affiliati, avrebbero controllato per conto dell’associazione criminale di appartenenza il trasporto su gomma della merce in arrivo ed in partenza dal M.O.F. di Fondi ed avrebbero poi svolto illecita concorrenza all’interno del mercato, minacciando ed intimorendo i commercianti del M.O.F. che così erano costretti a servirsi delle Ditte di trasporto collegate ai clan, creando così un monopolio dei trasporti .
Tale ipotesi accusatoria era fondata sui gravi indizi di colpevolezza indicati dal GIP di Napoli nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti dei proposti in data 17/04/2010 nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “SUD – PONTINO”.
In mattinata il personale del Commissariato di Fondi ha notificato al consesso familiare su indicato la misura sottoponendoli alle prescrizioni imposte dal decreto preventivo.
Congiuntamente alla sorveglianza la DIA, nei giorni scorsi, ha eseguito la confisca di un consistente patrimonio immobiliare della famiglia d’Alterio composta da vari immobili, conti correnti bancari ma soprattutto tutti gli autocarri i rimorchi e semirimorchi facenti capo alle varie società con cui realizzavano gli illeciti profitti.
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