E’ per certi versi riiniziato, dopo la rinnovazione dell’istruttoria, il processo per lo scandalo dei rifiuti al comune di Minturno culminato nell’ottobre 2010 con l’arresto di diversi tecnici e dirigenti del comune e della società appaltatrice dell’Ego Eco. L’udienza di ieri, la prima dopo la nomina del nuovo giudice monocratico Carla Menichetti al posto della dottoressa Rosanna Brancacci, si è caratterizzata per la deposizione di diversi testi dell’accusa, tra questi consulente tecnico della Procura della Repubblica di Latina Luigi Boeri, l’ex comandante della guardia di finanza del gruppo di Formia il maggiore Alessandro Lobello, il maresciallo Domenico Pugliese ed una serie di operanti della guardia di finanza hanno confermato mediante lettura degli atti quanto già dichiarato al giudice Rossana Brancaccio in oltre un anno di processo.
Secondo l’accusa, sostenuta in aula dal pm Assunta Tillo in sostituzione del sostituto procuratore Giuseppe Miliano, l’ex sindaco di Minturno Giuseppe Sardelli, il consigliere regionale uscente del Pdl Romolo Del Balzo, Anna Antonia Romano, Carmine Violo, Anacleto Fini, Gerardo Ruggeri, Michele Camerota, Giuseppe Papa, Liberato De Simone, Vittorio e Augusta Ciummo, avrebbero agito in danno del comune di Minturno nell’ambito dell’esecuzione dell’appalto per la gestione della raccolta dei rifiuti e spazzamento delle strade. La difesa, rappresentata dagli avvocati Massimo Signore, Luca Giudetti, Gianni Lauretti, Maria Letizia Casale, Camillo Irace, Mario Signore, Massimo Perrino, Angelo e Oreste Palmieri, Giancarlo Ciufo, Mattia Aprea, Federico Mondello, Simeone e Fusco, ha cercato di contrastare il consulente della procura, incalzato soprattutto dall’avvocato Casale. Boeri aveva segnalato in una precedente udienza come l’appalto fosse lievitato di oltre 200mila euro l’anno attraverso il doppio sistema della revisione dei prezzi e conseguentemente dei canoni nonchè dell’assegnzione di servizi aggiuntivi. Mentre la raccolta differenziata rimaneva sotto il 5%.
Ha ribadito che l’allegato <b> al capitolato d’appalto, da cui sarebbero emerse, a possibile giustificazione dei ulteriori costi, strade non incluse nel contratto di appalto, non gli era stato mai fornito. Anzi in Regione al protocollo indicato fu trovato un documento diverso. Intanto sono state calendarizzate le prossime udienze: il 6 febbraio quando saranno ascoltati i test convocati dalle difese di Sardelli, Camerota e Del Balzo; il 27 febbraio quando a deporre ci saranno i test di Ruggeri, De Simone e Papa; il 13 marzo invece sarà dato spazio alle difese di Ciummo ed altri imputati. La sentenza è prevista entro Pasqua.