GAETA, NUOVI INTERROGATORI DEI CARABINIERI SUL CIMITERO. POSSIBILE APERTURA FILONE SU CONFRATERNITE

I carabinieri di Gaeta sono tornati negli uffici comunali e al cimitero per acquisire nuovi dettagli e documenti circa le indagini che stanno portando avanti proprio sul camposanto di via Garibaldi.

Oramai le audizioni a persone informate e coinvolte a vario titolo in quello che va configurandosi come un fenomeno abusivo di compravendita di loculi sepolcrali, aumentano e se ne contano già diverse decine. Soggetti a volte omertosi ma in alcuni casi vere e proprie fonti di preziose informazioni circa le modalità con le quali queste richieste di migliaia di euro per ottenere concessioni altrimenti inarrivabili venivano effettuate.


Soggetti senza scrupoli che, in alcuni casi, facendo leva sulla volontà dei parenti di non seppellire i propri congiunti sotto terra perché intenzionati a vederli in appositi loculi, arrivavano alle richieste di migliaia di euro in contanti per ottenere immediatamente nel contesto funerario le concessioni degli spazi seplocrali. E dopo la scoperta di loculi al cui interno c’erano i resti di sei soldati, poi occultati, casi di questo tipo si sono moltiplicati e sono diventati decine e i carabinieri ne stanno venendo a conoscenza.

Nel frattempo però potrebbe aprirsi anche un altro fronte relativamente alle proprietà cimiteriali delle confraternite della curia arcivescovile. Perché in una situazione nella quale ha sempre regnato il caos, anche altre realtà come quella clericale che gestiva, anche se in autonomia, analoghi servizi potrebbe essere incappata a vario titolo nell’abuso. Per ora nulla di ufficiale ma non è escluso che le indagini possano interessare anche loro.

In questo frangente infatti gli inquirenti concentrano la propria attenzione nel chiudere il discorso relativo alle modalità di creazione del mercato nero. Solo in una seconda fase andranno precisate in maniera chiara le responsabilità di quanti hanno contribuito all’illecito. Soggetti che tuttavia sarebbero già stati identificati con gravi indizi di coinvolgimento.

Tuttavia il parco indagati potrebbe ampliarsi. E anche i reati potrebbero aumentare dai tre inizialmente supposti come l’abuso d’ufficio, l’appropriazione indebita e la profanazione di sepolcro. Perché i rapporti tra i richiedenti e le vittime potrebbero anche far emergere l’estorsione o le minacce. Ipotesi da confermare ovviamente, ma restano comunque molti i fronti ancora aperti e che i carabinieri approfondiscono giorno dopo giorno