FORMIA, TEATRO REMIGIO PAONE: IL BILANCIO DELLA PRIMA PARTE DELLA STAGIONE

La fine e l’inizio dell’anno rappresentano tradizionalmente anche un momento di consuntivi e di prospettive. Il Teatro Remigio Paone ha chiuso il secondo anno di attività: il presidente dell’Ipab SS. Annunziata Raniero De Filippis ed il direttore Giovanni Caprio ne tracciano un primo bilancio.

Nella prima parte della stagione teatrale 2012/2013 36 le giornate svolte con un numero orientativo di 5800 spettatori. Solo durante le festività natalizie dall’8 dicembre al 6 gennaio 19 le giornate con 2700 utenti.


“Sono numeri eccezionali che da soli dimostrano la particolarità ed il successo del Teatro Remigio Paone – ha sottolineato Raniero De Filippis -. Grazie all’attenzione della Regione Lazio e dell’on. Forte, alle decine di compagnie teatrali, associazioni e gruppi culturali del territorio, il Tatro Remigio Paone è diventato la realtà culturale più importante del comprensorio. L’IPAB SS. Annunziata, proprietaria del teatro, ha voluto fortemente che questo spazio ricco di memorie storiche, architettoniche, archeologiche e culturali fosse interamente e gratuitamente restituito alla città e al contesto territoriale. E fin quando ne avremo la possibilità continueremo ad offrirlo  ai cittadini”.

Anche il Festival “Cose dell’altro Mondo”, che si è svolto presso il Teatro a ridosso del Natale è stato un successo.

“Dopo gli ottimi risultati dell’evento estivo “Certe sere qui” – ha dichiarato il direttore dell’IPAB Giovanni Caprio – anche la manifestazione natalizia e’ stata accolta con straordinario favore. Il Teatro, come ha evidenziato l’assessore La Mura, si conferma il luogo culturale più vivace e attivo non solo della città di Formia ma dell’intero Golfo. Non mancano i problemi, soprattutto quando non si può contare su risorse certe e la struttura viene concessa a titolo gratuito. Abbiamo risolto alcuni problemi strutturali, alzando per esempio il palco e superando così le difficoltà di visibilità. Abbiamo superato alcune incongruenze presenti sin dalla fase di ristrutturazione. Resta ancora da fare, anche perché si tratta di un sito archeologico fragile che richiede manutenzione attenta e continua. Attualmente il Teatro funziona grazie all’opera di alcuni volontari. In tal modo si garantirà il completamento delle iniziative previste dal programma della stagione in corso senza poter purtroppo accogliere altre istanze. L’IPAB intanto –  ha concluso Caprio – sta già progettando le modalità di gestione del Teatro per il futuro con l’obiettivo di tutelare un bene pubblico e di offrire uno spazio culturale al territorio. Chiediamo, tuttavia, maggiore collaborazione e più comprensione. E, soprattutto, un maggior coinvolgimento delle istituzioni locali in grado di condividere costi e responsabilità”.