Torna, sabato 29 e domenica 30, la suggestiva messa in scena della Natività vivente a Campodimele. Quella di rappresentare il presepe vivente, che è una sentita tradizione che coinvolge ogni anno sempre più paesi in Italia, ha preso piede anche a Campodimele che si è voluto trasformare per rievocare quelle ambientazioni magiche e tipiche della Betlemme di duemila anni fa.
Visto il grande successo di pubblico che ha riscosso la prima edizione, sulla spinta del sindaco Roberto Zannella e dell’entusiasmo della presidente del Centro Sociale Anziani Comunale, Argia Marinetti, quest’anno si replica sabato 29 e domenica 30, dalle ore 16,30 alle ore 20. Per organizzare la manifestazione, il paese ha coinvolto anziani, giovani, adulti e bambini che, stretti tra loro e rigorosamente in abiti d’epoca, interpretano i vari personaggi del presepe al fine di riproporre vecchie tradizioni.
Nella scenografia non mancano i soldati e centurioni romani, comparse in tuniche arabe a rappresentare l’oriente, il bue, l’asinello, le pecore e gli zampognari, guidati da Pier Luigi Moschitti, che allieteranno la manifestazione con le note dei canti natalizi per creare una emotiva atmosfera, con il giovane pastore Maurizio Grossi – già vincitore di un’edizione della “Capra più bella” – che ripropone nella scenografia la gestualità e il lavoro svolto tutti i giorni; al termine del percorso si troveranno stands con vin brulé, torte, cicerchie e fagioli.
A vestire i panni della Madonna, in questa seconda edizione è Maria Civita Grossi, quelli di San Giuseppe, Fernando Pannozzo e quelli del pastore, appunto, Maurizio Grossi con il suo personale e autentico costume.
“Anche Campodimele – commenta la dinamica presidente del centro anziani, la Marinetti, discendente del teorico del Futurismo – come altri comuni, ha una natura e un centro storico dove l’ispirazione che ha avuto San Francesco ha trovato terreno fertile per realizzare un bel Presepe Vivente”.