FORMIA, AMMINISTRATIVE 2013: I CANDIDATI ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA

Sono stati presentati ufficialmente mercoledì i quattro candidati alle elezioni primarie del centrosinistra a Formia. Per il partito democratico ci sono i nomi già noti da tempo di Erminia Cicione ed Ernesto Schiano, così come risaputa è la candidatura di Mariarita Manzo per Sinistra, ecologia e libertà. Paradossalmente la vera new entry è quella di Sandro Bartolomeo, storico esponente del partito in città, ex sindaco e attuale capogruppo in Consiglio. Insomma il più navigato di tutti, arrivato però in coda in virtù di una riserva sciolta solo all’ultimo minuto perché, secondo indiscrezioni non ufficiali, stava probabilmente vagliando la possibilità di una candidatura in Regione o addirittura in Parlamento.

Il dado, comunque, è tratto e saranno loro a contendersi l’investitura per concorrere all’avvicendamento del sindaco uscente e del sodalizio di centrodestra. E in effetti il concetto emerso in maniera più nitida dalla presentazione di giovedì è il senso di coesione e compattezza delle forze di centrosinistra proclamatesi unanimemente schierate fianco a fianco contro il centrodestra e in particolare contro l’attuale sindaco Michele Forte. Le quattro candidature sono state possibili grazie alla raccolta di firme, soglia minima 60 segnature, che ognuno ha dovuto incassare per rendere ufficiale la propria proposizione. Il regolamento rispecchia quello valido per le primarie che si sono svolte su scala nazionale e sarà strutturato in un doppio turno con maggioranza assoluta più eventuale ballottaggio se non si centra il 50 percento più uno dei voti in prima battuta. Allo stato attuale le date sono fissate per il 20 e 27 gennaio prossimo, rispettivamente primo turno e ballottaggio, ma non si escludono rinvii in virtù dei possibili cambiamenti alle date delle elezioni regionali e nazionali o comunque per ragioni di incompatibilità con quelle attualmente già fissate.


Ad aprire i lavori è stato il padrone di casa l’avvocato Giuseppe Bortone, nel cui studio legale di piazza Vittoria A Formia si è svolta la conferenza stampa.

“In qualità di membro dell’organo di garanzia – ha esordito – non intendo prendere alcuna posizione politica, perché sarà compito dei candidati che spero – ha concluso Bortone – siano concordi nel combattere il nostro unico avversario politico, il centrodestra”.

Concetto rimarcato più volte dai vari coordinatori cittadini di partito, anch’essi presenti, e dagli stessi candidati. E infatti dopo il passo indietro di Idv, in virtù anche dei problemi che il partito sta avendo a livello nazionale, il coordinatore Pierfilippo Matarazzo ha ribadito con forza la volontà “di mandare a casa Michele Forte”, mentre si attende di sapere le potenziali adesioni al sodalizio di socialisti e degli scissionisti Idv che sono convogliati nel partito Diritti e Libertà.

LE PRIME PAROLE DEI QUATTRO CANDIDATI

Ma a questo punto la vera domanda da porsi riguarda il grado di diversificazione dei punti programmatici di ognuno dei candidati per le primarie. Se insomma professano unità di intenti, e dunque una condivisione piuttosto ampia sotto il profilo politico programmatico, c’è da chiedersi cosa differenzia l’offerta amministrativa dei quattro candidati?. Il più solerte nel corso della conferenza stampa è stato certamente Ernesto Schiano che, in virtù del deficit di visibilità ed esperienza politica, è partito all’attacco con un ampio ventaglio di proposte. Più moderati e meno esigenti di sovraesposizioni gli altri, anche se Sandro Bartolomeo ha più volte rivendicato la bontà di quanto fatto dalle sue passate amministrazioni. Dirompente la Manzo molto attenta alle relazioni umane tra pubblica amministrazione e cittadini. Mentre la Cicione ha rivendicato un nuovo modo di fare politica. Ma vediamo passo passo l’identikit e le prime bozze di programma di ognuno.

*Ernesto Schiano*

Come detto, dopo che in tre hanno rinunciato ad effettuare la presentazione, non è stato lo stesso per il rampante avvocato 40enne formiano Ernesto Schiano, fattosi subito largo all’interno del partito con un inaspettato quanto rapido consenso, che ha dichiarato: “E’ arrivato il momento di mettersi in gioco con senso di responsabilità, coinvolgendo i cittadini e con l’unico obiettivo del bene comune che va perseguito con una rivoluzione sociale e culturale”. Disoccupazione, turismo, edilizia, pesca e manifatturiero gli ambiti più preoccupanti citati da Schiano sulla scorta del Rapporto Formia, “sui quali va subito fatto qualcosa. Abbiamo e stiamo continuando ad ascoltare le persone, i commercianti, le associazioni e i comitati – prosegue Schiano -, e stiamo riscontrando una gran voglia di partecipazione nel ricostruire un sano rapporto tra cittadino e politica che può essere l’unico strumento per il consenso. Cerchiamo cioè un nuovo modello di sviluppo, incentivando nuove risorse e riqualificando le area dimesse o fatiscenti solo pensando di costruire sul costruito e dicendo basta a nuovi cantieri”. Sull’attuale sindaco ha detto: “Non vogliamo solo mandare a casa Michele Forte ma con lui un certo modo di fare politica fatto di promesse e compromessi, perciò non è necessario vincere elezioni ma bisogna governare per la gente e tra la gente”. Punti prioritari del suo programma saranno la legalità e il lavoro, quest’ultimo, come ha detto Schiano riferendosi soprattutto ai giovani, “una vera ossessione”. Solo rispondendo alle domande gli altri tre hanno chiarito il proprio ruolo.

*Mariarita Manzo*

Per Mariarita Manzo, combattiva consigliere comunale e professoressa all’istituto alberghiero di Formia, le prime parole pronunciate sono state “democrazia, partecipazione e condivisione”. E’ subito diretta la Manzo, che ha rivendicato “una maggiore sensibilità nel fare politica come solo certamente una donna potrebbe fare e le nostre dure battaglie portate avanti in questi cinque anni sono sotto gli occhi di tutti”. Sulle strategie la Manzo ha le idee chiare e ha escluso “in maniera categorica qualsiasi accordo con l’attuale Udc e tantomeno con il Pdl. Per le forze di sinistra il discorso cambia e restiamo aperti all’ascolto e al dialogo con chiunque. Perciò le nostre sono anzitutto primarie delle buone idee e di programmi di sviluppo per la città”. Ovviamente, chiamata in causa sui punti prioritari, non poteva mancare il tema ambientale e la tutela del patrimonio paesaggistico della città che per la Manzo resta la <vera risorsa aurea da rivalutare, non solo per la sua tutela, ma per generare occupazione”. Ma un coinvolgimento maggiore glielo si legge negli occhi quando parla di rapporti umani rivendicando “nuove relazioni sociali tra cittadini e amministrazione da realizzarsi con un rinnovato spirito di coinvolgimento e partecipazione, tutto basato sulla trasparenza gestionale”. Altro nodo cruciale del programma sarà la lotta per l’acqua pubblica e quindi contro Acqualatina.

*Sandro Bartolomeo*

Eloquente come sempre Bartolomeo, neurochirurgo infantile e storico personaggio politico locale che, per sgomberare subito il campo da contendenti troppo velleitari, ha subito ricordato come “sono stato il primo cittadino più presente di sempre” e in barba all’attuale tendenza che l’opinione pubblica nutre verso i senatori della politica, per Bartolomeo “l’esperienza è una risorsa sulla quale costruire un vero rinnovamento. I migliori progetti fatti per questa città, infatti, – prosegue Bartolomeo – li abbiamo fatti noi, da Vindicio al teatro, e anche per questo motivo spesso altre forze politiche hanno tentato un approccio con noi. Per questo motivo credo che, in virtù dell’amore che provo per la mia città, devo fare in modo di migliorarla senza dimenticare l’enorme qualità che riusciamo ad esprimere in ambiti strategici come il sociale, tra asili nido, centri assistenza, case famiglia e assistenza scolastica. La stessa buona politica la dobbiamo adoperare per il trasporto e ogni singolo quartiere in via di sviluppo fornendo servizi culturali e sportivi di base. Basta con le grandi opere ma miglioriamo la città con l’obiettivo di creare posti di lavoro”.

*Erminia Cicione*

Anche Erminia Cicione, ex vicepresidente del parco regionale Riviera di Ulisse, guarda con un particolare occhio di riguardo alla famiglia che, “sulla base della mia personale esperienza, credo vada messa al centro di una nuova stagione amministrativa dove mai come adesso Formia pare prontissima ad approdare. Dobbiamo mettere mano agli aspetti organizzativi e chiudere per sempre con tutte quelle dinamiche politiche di spartizione andate in scena fino ad oggi. Per questo motivo siamo fortemente contrari a possibili unioni con forze che non siano di sinistra e che negli ultimi anni hanno invece portato avanti queste logiche. Guardiamo seriamente al nostro paesaggio – prosegue -, alla sua tutela e allo sviluppo sostenibile. Ma più di tutto – ha sottolineato la Cicione – guardiamo con altri occhi alle persone, dando importanza ai loro bisogni ormai dimenticati da politiche megalomani. Un esempio su tutti la stazione dove si è guardato all’estetica, peraltro discutibile, dimenticando la funzionalità del presidio. Insomma bisogna semplificare la vita dei cittadini”.

COME SI E’ ARRIVATI ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA

Certo le elezioni primarie restano uno dei momenti più alti della democrazia partecipativa, principio peraltro fondamentale nella storica tradizione politica di sinistra. Eppure approdare a concordarne l’organizzazione spesso significa creare aspre e insanabili rotture laddove neanche il confronto riesce a risolvere gli attriti. E nonostante il clima conciliante emerso tra i contendenti di Formia, più volte intenti a pronunciare la parola unità, l’atmosfera sembra non essere delle migliori. Ma sin dal primo momento. Perché è necessario fare un passo indietro e tornare al momento della scelta di indire le primarie quando la guerra tra i vari circoli è entrata subito nel vivo.

E infatti in ben due occasioni si è dovuto votare per sancire lo strumento democratico, e comunque con la forte opposizione della vecchia guardia tra i quali lo stesso Bartolomeo che ha espresso più volte la volontà di non approdare alle primarie. Tanto è vero che nonostante le due votazioni viene persino redatta la lettera dei famigerati trenta che rivolgendosi al segretario provinciale Enrico Forte rivendicano regole certe per le primarie. Cioè incapaci di concordarle tra di loro, o forse non interessati, percorrono la strada della rottura, ma intanto una prima bozza di campagna elettorale coi soli Schiano e Cicione per il Pd, comincia. Solo recentemente arriva Bartolomeo che in recenti incontri di partito avrebbe avuto aspri scontri, fatti di frasi e accuse forti, con altri componenti. Questo per il suo titubare e il tentativo di posticipare le votazioni.

Persino il coordinatore del partito Enzo Treglia è sembrato piuttosto ambivalente in questa fase mentre con un calcio al cerchio e uno alla botte ha cercato di tranquillizzare gli animi a chi vuole il 20 e il 27 gennaio prossimi e lasciando spiragli per chi spinge per nuove date. Insomma il clima è rovente e siamo appena all’inizio anche se, dopo tutto, “siamo molto uniti”.