LEGA PRO, II DIV.: L’APRILIA CADE A CHIETI 3-1

CHIETI – APRILIA  3- 1 

Chieti: Feola, Bigoni, Di Filippo, Del Pinto, Pepe, Gigli, Verna, Vitone, De Sousa (24′ st Capogna), Mungo, Alessandro (41′ st Cardinali). All.: De Patre. A disp.: 12 Cappa, 13 Barbone, 14 Cardinali, 15 Rossi, 16 Capogna, 17 Di Properzio, 18 Di Stefano.
Aprilia: Di Vincenzo, Cane, Carta, Croce, Stankovic, Formato (33′ st Marfisi), Criaco (12′ st Ferri Marini), Amadio, Ferrari (23′ st Calderini), Gomes, Corsi. All.: Vivarini. A disp.: 12 Caruso, 13 Tundo, 14 Fabiani, 15 Sassano, 16 Calderini, 17 Marfisi, 18 Ferri Marini.
Arbitro: Lanza di Nichelino. Assistenti Pagnotta di Nocera, Ferraioli di Nocera.
Marcatori: 15′ Ferrari, 43′ e 5′ st De Sousa, 28′ st Mungo,
Note: Ammoniti Cane, Gomes, Bigoni. Espulsi: Cane per doppia ammonizione, espulso al 44′ st Capogna.


Quattro le novità nell’undici di partenza che mister Vivarini ha preferito per questa delicata sfida a Chieti. Coppia difensiva inedita con Formato e Stankovic al posto dello squalificato Sembroni e Diakite in non perfette condizioni fisiche. Davanti ai due centrali di centrocampo  esordio in questo campionato dal primo minuto di Gomes, mentre a sinistra la novità di Corsi. E’ un primo tempo quello tra Chieti e Aprilia caratterizzato da diversi episodi e due calci di rigore. I biancoazzurri dell’Aprilia dopo il vantaggio sono costretti a giocare in inferiorità numerica dal 32’ per una doppia ammonizione, la seconda a dire il vero eccessiva per un fallo di mano involontario del difensore su un rilancio dell’avversario. Il tecnico Vivarini è costretto a cambiare modulo spostando sulla corsia di destra Corsi, spostando Gomes sul lato opposto. Il Chieti spinge sfiornado il vantaggio in un paio di occasioni, l’Aprilia punge quando può in contropiede. A due minuti dal termine della prima frazione arriva il penalty questa volta per i padroni di casa guadagnato dal capocannoniere De Sousa. I primi 120 secondi della ripresa sono decisivi per il Chieti che al 2’ sfiora la rete con De Sousa il quale un giuro di lancette dopo sigla il vantaggio. L’Aprilia resiste provando di tanto in tanto qualche incursione ma vengono meno le forse ai biancoazzurri costretti a giocare in dieci dalla mezz’ora del primo tempo. Poi il siggillo di Mungo mette la parola fine alla gara anche se Vivarini tenta il tutto per tutto mandando nella mischia Calderini e Marfisi.

Grandi attestati di stima sono sati riservati a mister Vivarini tornato a Chieti per i secondo anno consecutivo. Il tecnico di Villafranca è rimasto nel cuore di tanti tifosi, addetti ai lavori e giornalisti che nel dopo partita hanno bersagliato di domande e, ancora di saluti. Questa la sua risposta in conferenza stampa alla domanda di un giornalista che chiede se la sconfitta è lo specchio dell’Aprilia di queste ultime partite: “Si, si è vero è lo specchio delle ultime gare, comunque fin quando le cose dovevano andare come sono andate abbiamo fatto bene, giocando la partita che dovevamo fare con qualità e personalità. Poi è chiaro che quando subentrano gli episodi negativi devi fare di necessità virtù. Poi accade di questi episodi ne succedono altri, altri ancora e allora tutto diventa difficile e a perdere il senso della prestazione. Però in linea di massima ci possono stare nel calcio queste cose“. Al tecnico è stato chiesto se temeva il Chieti in alcune sue individualità: “Noi avevamo grande rispetto per loro e diciamo che c’è l’aspettavamo in questo modo, avevamo preparato benissimo la partita partendo nel modo giusto. Oggi c’è stata una persona che ha fatto la differenza in assoluto… quindi è chiaro che nel momento in cui riesce a portare da un lato gli episodi la partita viene compromessa. Però noi potevamo fare di più, potevamo anche essere più attenti in queste cose qua, però accettiamo con tranquillità il risultato“.