POLFER DI FORMIA FERMA UN UOMO CON CAPI CONTRAFFATTI


Il prezzo stampato sull’etichetta, anch’essa tarocca, rende bene l’idea del volume d’affari che ruota intorno al mercato delle false griffe: 720 euro per un giubbotto. Quando gli agenti della Polfer di Formia lo hanno fermato, nella sua borsa da viaggio ne aveva altri tre, già impacchettati e pronti per essere piazzati in chissà quale negozio griffato. Sarebbe stata probabilmente questa la fine anche per altri 52 capi di abbigliamento tra jeans, foulard, maglioni, felpe, scarpe e borse sequestrati nei giorni scorsi nel corso di un’operazione a bordo del treno Regionale 2394 Napoli-Roma Termini. A finire nei guai un 31enne di origini senegalesi, ma residente in Italia, denunciato alla Procura della Repubblica di Latina per introduzione di prodotti industriali con marchi contraffatti nel territorio nazionale. I poliziotti, agli ordini del comandante Pasquale Tedesco, lo hanno sorpreso a viaggiare al seguito di un grosso borsone da viaggio, impossibile da non notare. Mai avrebbero immaginato che si trattasse di una vera e propria boutique ambulante. Durante gli accertamenti, oltre all’abbigliamento, sono stati rinvenuti anche 30 contrassegni in metallo e altri 5 invece in stoffa di note case d’alta moda. Tutto rigorosamente made in China. La merce ora dovrà essere sottoposta a una perizia tecnica per accertarne la qualità. Manifattura a parte, si stima che una volta immessa sul mercato la merce avrebbe fruttato oltre 6mila euro, a discapito dei consumatori convinti di aver acquistato pezzi unici nel loro genere.
Osvaldo Marchese