Studenti a piedi domani mattina, lunedi 10, alla ripresa delle lezioni dopo il ponte dell’Immacolata. Lo ha comunicato il sindaco Gianbattista De Filippis, accompagnando la notizia con il rammarico suo personale e dell’intera amministrazione per la gravità dell’evento, provocato dall’ennesimo “disimpegno” contributivo da parte della regione Lazio.
A Lenola, infatti, come in altri centri, non essendo sufficienti gli scuolabus di proprietà del comune a trasportare gli studenti da casa a scuola, si è fatto ricorso all’apporto supplementare di un servizio fornito da privati. Nel caso specifico, dalla ditta Papa che, in passato, ha assolto con puntualità ed efficienza il servizio. Purtroppo, nonostante gli ultimi e reiterati solleciti per ottenere il pagamento del servizio prestato da un anno e mezzo, la Regione Lazio non ha più corrisposto l’importo dovuto per gli ultimi 18 mesi.
Da qui l’inadempienza della ditta verso i dipendenti, che non percepiscono lo stipendio da oltre un anno, e verso i fornitori di carburante che non concedono più il prodotto alla società di autotrasporto privata la quale, a sua volta, non riesce a far viaggiare più i suoi pullmans. Da qui la comunicazione al comune da parte della ditta Papa che ha annunziato l’interruzione del servizio a far data da lunedi 10 dicembre.
Si prospettano, quindi, per le famiglie di Lenola, le cui abitazioni sono ubicate in ben cinque frazioni, oltre che nel centro paese, giorni e forse mesi di grande criticità, dovendo, adesso, i parenti provvedere all’accompagnamento, per l’entrata e per l’uscita, dei ragazzi a scuola. Con tutti i problemi che l’inverno, ormai al suo culmine, comporta per gli alunni e per chi deve giustificare l’assenza pur momentanea dal posto di lavoro.
“Tutto questo – commenta un genitore componente del consiglio di istituto- mentre la Polverini trova 30.000,00 euro per creare una terna di revisori dei conti (peraltro già operativi da parte della regione) presso i Parchi, affidando l’incarico esclusivamente a commercialisti di Roma, alla faccia delle problematiche delle province”.