SEMAT, A NOCI UNA PROVA DEL FUOCO

Dopo le cinque vittorie consecutive che l’hanno proiettata al terzo posto della classifica del girone C, nella decima giornata del campionato di serie A – 1a Divisione Nazionale l’HC Semat Fondi si appresta a fare visita al Noci, per una partita che si preannuncia molto difficile per la squadra rossoblù. Proveniente dalla serie A – Élite, dove aveva raggiunto i play-off scudetto nella scorsa annata, la compagine pugliese ha rinnovato profondamente i propri ranghi puntando forte sui giovani, provenienti sia dal settore giovanile sia da altre parti del mondo. Mister Domenico Iaia, tornato sulla panchina biancoverde dopo tre stagioni di lontananza, può contare dunque su un collettivo compatto e determinato e sulla voglia dei suoi giovani atleti di mettersi in luce nella pallamano che conta. Alla sua corte sono arrivati diversi atleti naturalizzati: il terzino italo-uruguaiano Morandeira, gli italo-argentini Castineira (ala destra) e Vanoli (pivot), il promettente portiere italo-belga Barattini ed il talentuoso centrale Danesi, anch’egli italo-belga. A questi si aggiungono i nocesi Laera, Corcione e Lupo, ma soprattutto il croato classe 1990 Brdar, campione del mondo under 19 nel 2009 con la nazionale del suo Paese. L’esperienza è poi assicurata da capitan Pulito e Notarnicola, per una squadra che punta a crescere ma che ha certamente nelle proprie mani la possibilità di raggiungere il terzo posto che darebbe l’accesso ai play-off. Attualmente i biancoverdi pugliesi sono al quinto posto della classifica con cinque lunghezze di distacco dalla Semat e dovranno quindi sfruttare la sfida di sabato per riavvicinarsi alla terza piazza detenuta dai fondani. Sul versante fondano, invece, i ragazzi di mister De Santis hanno tutta l’intenzione di proseguire la striscia positiva che dura dalla quarta giornata di campionato; non sarà facile, tuttavia, per i rossoblù, che hanno conosciuto le uniche due sconfitte stagionali in terra pugliese e contro altre due avversarie provenienti dall’Élite. Certo, le sconfitte di Fasano e Conversano erano prevedibili e sono giunte quando la squadra non era ancora entrata in uno stato di forma accettabile, ma l’impressione è che i fondani dovranno dare fondo a tutte le loro energie fisiche e mentali per ben figurare in questa terza e difficile trasferta in terra di Puglia. De Santis prova così a caricare i suoi: “Le trasferte di Fasano e Conversano sono ben diverse, eravamo all’inizio del campionato, abbiamo avuto dei problemi e avevamo ancora delle incognite; ora, invece, sappiamo bene cosa significa questa gara, ho visto i ragazzi ben carichi e determinati in settimana e questo mi fa stare tranquillo perché so quello che possono dare e quello che daranno. Il Noci è una squadra con un’età media molto bassa, con diversi under 21 di qualità, tra cui proprio lo straniero, costruita per il futuro ma già pronta per i posti che contano; metteranno in campo tutte le qualità di un gruppo giovane: dinamicità e agonismo. Noi andremo a Noci per vincere, abbiamo preparato bene la partita, lasciando poco al caso, sappiamo oltretutto che vincere significa dare un’ulteriore spinta alla fiducia e all’autostima dei ragazzi, che vogliono continuare questo sogno e puntare ad obiettivi sempre più ambiziosi. D’altro lato il Noci viene da due sconfitte consecutive quasi inaspettate, quindi metteranno in campo e fuori tutto quello che hanno per non essere tagliati fuori dalla lotta per il terzo posto. Per loro sarà una partita da dentro o fuori, per noi sarà invece l’occasione per dimostrare finalmente la crescita di questo gruppo speciale”. Le due ultime vittorie casalinghe contro Chieti e Città Sant’Angelo hanno prodotto sei punti pesanti per i rossoblù, ma hanno anche messo in evidenza alcuni limiti che devono essere assolutamente superati se la squadra vuole essere davvero competitiva. È lo stesso De Santis a parlarne: “Nel corso di una stagione ci sono alti e bassi, con Chieti non abbiamo giocato una buona partita, ma devo dire anche che Chieti era l’unica partita in un mese, quindi abbiamo potuto fare un piccolo richiamo atletico per essere al top in queste ultime tre gare dell’anno, già sabato scorso contro il CSA i ragazzi stavano molto meglio ed abbiamo disputato una buona gara. Probabilmente è proprio questo il nostro limite: se qualche ragazzo non è al top fisicamente rende ancora meno di quello che potrebbe dare, e questo non è un bene dato che in un campionato non si può stare sempre al 100%”.