Sono passati 38 anni dall’inizio dell’iter per la costituzione del consorzio per la costruzione dell’ormai famigerato quartiere residenziale in località Il Colle a Gaeta. Un tempo infinito, ma ieri è finalmente arrivata la firma sull’atto costitutivo alla presenza di uno dei principali promotori della buona riuscita della controversia edilizia, l’assessore all’urbanistica Pasquale De Simone.
Infatti al fine di promuovere l’azione dei proprietari sulla base di un assetto planivolumetrico dell’area condiviso, l’amministrazione comunale ha tenuto diversi incontri con i proprietari, in seduta pubblica presso la casa comunale nelle date del 13, 20 e 27 settembre scorsi, che hanno portato alla definizione degli elementi ordinatori della nuova pianificazione che, su proposta dei proprietari, dovrà essere approvata dall’amministrazione comunale a norma di legge.
In sostanza a pochi mesi dal suo insediamento l’assessore De Simone porta a casa un risultato che in molti hanno tentato di portare a termine in diversi decenni. Va riconosciuta in questo senso a De Simone la capacità di interagire con quasi 80 soci della cooperativa. E infatti anche l’incontro conclusivo di ieri è stato in questo senso emblematico perchè arrivato con grande fatica in serata dopo quasi cinque ore quando doveva essere solo una formalità. Si sono infatti registrate lungaggini su un lavoro di limatura della versione definitiva dell’atto costitutivo del Consorzio per quanto riguarda i criteri di assegnazione dei lotti. Uno strascico della travagliata storia del comparto nell’ambito del quale si sono scontrate per molto tempo le posizioni arroccate dei soci.
“Sono anzitutto contento per la città – ha dichiarato l’assessore De Simone – perchè il risultato di oggi non è dovuto a un potere magico ma semplicemente a un nuovo modo di fare politica all’insegna del dialogo e dell’ascolto recepito costruttivamente dalla gente. Una ferita per troppo tempo rimasta aperta a causa di un vecchio modo di fare politica che non aiuta i cittadini. Dedico perciò questo risultato al sindaco Cosmo Mitrano che ha creduto in me e nel mio operato”.
Prossima fase l’elezione dei membri del Consiglio di amministrazione del consorzio eppoi la cessione delle aree in oggetto al Comune che le cederà a sua volta alle cooperative.
LA STORIA DE “IL COLLE”
La storia de Il Colle inizia nel luglio del 1974 quando la giunta regionale approva il piano di zona del comprensorio in un progetto più ampio per l’edilizia economica e popolare, compreso poi nel piano decennale dell’edilizia 1986 – 1996 e deliberato in Consiglio comunale nel 1986. Un progetto senza servizi scolastici, per circa 1074 abitanti, con 80 metri quadri per abitante e altezze degli edifici di circa 18 metri. Insomma una altissima densità abitativa.
Alcuni privati negli anni si oppongono al progetto e il Tar accoglie l’istanza annullando il piano decennale di edilizia popolare e così l’amministrazione comunale arriva nel 2002 a una variante al piano di zona restando però convinta della validità del progetto. Ma anche quella delibera del 2002 viene ritirata.
Si arriva nel 2005 con una nuova delibera del Consiglio dove l’amministrazione adotta un piano particolareggiato esecutivo per il B3. Ma perché un piano particolareggiato? Perché a differenza di un piano di zona nel frattempo decadono i vincoli espropriativi, compresi invece nel piano di zona, mentre il particolareggiato era conforme al Prg con volumetrie adeguate e compatibile con la bellezza del luogo.
Considerazioni di non poco conto visto che il B3 era inadeguato come residenza popolare, ma considerato di completamento edilizio. Nell’ambito del piano adottato, dal Consiglio nel 2005, sono stati localizzati programmi di edilizia residenziale pubblica. Ma arriva un nuovo intoppo perchè sul piano particolareggiato la Regione contesta la procedura adottata dal Comune perchè non conforme con il Prg in quanto il comprensorio in questione risulterebbe destinato dal piano regolatore a case popolari e non ad edilizia residenziale.
Solo successivamente, con intesa istituzionale sottoscritta nel 2006 tra il sindaco di Gaeta e l’assessore regionale all’urbanistica è stato definito l’iter di approvazione del Piano.