E’ ora attivo a Itri anche il secondo hot-spot per la connessione libera alla WiFi pubblica. Dopo piazza Sandro Pertini, ora i cittadini itrani e i turisti tutti potranno collegarsi a Internet anche dalla Villa Comunale “Giovanni Ialongo”: un luogo di ritrovo e di incontro fondamentale per i cittadini di tutte le età, che ora gioveranno anche della libera connessione alla Rete. La scelta del luogo per l’installazione del secondo hot-spot ha seguito un innovativo metodo di “democrazia digitale”: il Gruppo Idv Itri ha infatti avviato un sondaggio dalla propria pagina Facebook, grazie alla quale gli utenti hanno potuto votare liberamente il luogo che – secondo loro – sarebbe stato il più adatto all’installazione del nuovo punto di accesso alla Rete. Un metodo veloce, efficace e assolutamente innovativo per coinvolgere la cittadinanza nelle scelte della politica; perfettamente in linea con quelle che sono le direttrici di apertura e condivisione della propria attività, che il Gruppo Idv Itri cerca di mettere in atto sin dalla sua nascita. Nel corso del sondaggio, oltre il 50% dei votanti ha espresso preferenze per la Villa Comunale, che è stata quindi scelta e immediatamente preposta a secondo punto di accesso.
Il metodo per collegarsi è molto semplice, ed è lo stesso valido anche per l’hot-spot già attivo in piazza Pertini: basta recarsi nel campo d’azione della WiFi, collegarsi al portale d’accesso con il proprio pc, tablet o smartphone e inserire alcuni dati, tra cui il proprio numero di telefono. Il sistema invierà automaticamente a quel numero la password, che consentirà all’utente di collegarsi in qualsiasi momento a Internet.
Grande soddisfazione in merito è stata espressa dal Gruppo Idv Itri e dall’Assessore all’Ambiente e ai Sistemi Innovativi, Paola Ruggieri, che hanno fortemente promosso l’accesso pubblico alla Rete, incontrando l’ampia adesione della maggioranza capitanata dal sindaco Giuseppe De Santis. Il progetto, oltre ad essere un passo in avanti per ridurre il “digital divide” che per anni ha afflitto il paese, ha avuto costi molto ridotti grazie alla sponsorizzazione di alcune aziende private (Addessi Commerciale, Cardi, Agriturismo La Mandrarita, Protection Trade e Q8), che in cambio hanno ottenuto delle pagine pubblicitarie sul portale d’accesso alla Rete pubblica. Gli hot-spot hanno inoltre un basso impatto ambientale: “I livelli dei campi elettromagnetici dei dispositivi WiFi sono molto più bassi dei telefoni cellulari e dei dispositivi televisivi – rende noto l’assessore Ruggieri -, poiché il segnale emesso è tipicamente non superiore ai 100 milliwatt”.