Nella giornata odierna la Soprintendenza e l’Ente Parco hanno effettuato un sopralluogo congiunto sulle mura ciclopiche nel promontorio di San Felice Circeo per verificare la situazione in merito alla notizia apparsa sul quotidiano “Latina Oggi” dell’avvenuto crollo di alcuni massi appartenenti alla mura. Da un primo esame del luogo il crollo rilevato non apparirebbe recente per due ordini di motivi assolutamente tangibili e verificati in questo primissimo sopralluogo.
In primo luogo, il punto del muro da cui si sono distaccate le pietre risulta caratterizzato da vegetazione (muschi, erbe e arbusti), la cui formazione non può essere ascritta né alle ultime settimane né tantomeno agli ultimi giorni. In secondo luogo, lo scorrimento delle acque, che potrebbe essere causa del crollo, scende in linea parallela alle mura ciclopiche, e quindi non spinge su queste. La situazione, comunque, denota che in alcuni tratti le mura necessitano di un’analisi più approfondita di stabilità. Pertanto, si provvederà a un confronto storico delle immagini per verificare le differenze rispetto a quelle oggi scattate. Alla luce di questo confronto, si deciderà se e come procedere a un rilievo e quindi ad eventuali interventi per aumentare la salvaguardia e il livello di tutela delle mura.
Per quanto riguarda la presunta asportazione di massi appartenenti alle mura stesse, non si è in grado allo stato attuale di dare una risposta precisa. Si osserva, però, che detti massi hanno un ciascuno un peso medio di una tonnellata e quindi, l’asportazione degli stessi difficilmente può venire fatta a mano. A tal fine si rileva che il sentiero che conduce alle mura è interdetto ai mezzi meccanici, o comunque autoveicoli, da una staccionata di legno, anch’essa certamente non recente, che non risulta manomessa e che quindi certamente non ha consentito in tempi recenti la penetrazione sul sentiero di mezzi meccanici idonei a spostare anche un solo masso delle mura ciclopiche. La situazione, comunque, necessita di approfondimento, e in tal senso proseguirà il lavoro della Soprintendenza e dell’Ente Parco del Circeo.
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