“PER LA TUTELA DELLA DEMOCRAZIA”, PARTIGIANI IN PIAZZA VITTORIA A FORMIA

L’associazione nazionale Partigiani d’Italia ha organizzato una manifestazione intitolata “Per la tutela della democrazia” che si svolgerà domenica prossima in piazza Vittoria a Formia a partire dalle ore 18. Un evento organizzato per rivendicare il diritto a riaffermare i valori costituzionali e in polemica con l’apertura di una sede di Forza Nuova in città. Un evento che non è piaciuto all’associazione e motivo per il quale hanno deciso di indire la manifestazione invocando persino l’intervento della giustizia.

“All’indomani dell’apertura della sede comprensoriale di ‘Forza Nuova’, sodalizio di estrema destra, – si legge in una nota dell’Anpi -, l’assemblea di Formia, attraverso un articolato documento, frutto della discussione e della sintesi delle varie espressioni che la animano, ha stigmatizzato la presenza del movimento nel territorio di pertinenza. Il panorama politico determinatosi all’indomani della Resistenza aveva indotto i padri costituenti, e quindi i governi che si avvicendarono, ad espungere dal nuovo corso quegli elementi che costituivano un riferimento di fatto e di diritto al disciolto partito fascista, oltre che l’ideologia ispiratrice che ne aveva costituito la base di partenza, o meglio la culla accogliente, sulla quale si era assopito il popolo italiano. Sul piano normativo, quindi, il legislatore ha espresso più volte il disvalore derivante dall’appropriazione, utilizzo e riferimento ai metodi di lotta del disciolto partito fascista. Sulla stessa falsariga, del resto, la Corte Costituzionale non si è sottratta a confermare la portata della censura, basti citare sulle altre la sentenza numero 74 del 1958. Sul punto di diritto, quindi, qualsiasi organizzazione che, facendo proprio quel sostrato ideologico, si ispiri a quella malvagia esperienza, si colloca ai margini della legalità costituzionale. Del resto ai detrattori della depenalizzazione dell’apologia del fascismo la cronaca recentissima non offre più argomenti. Consci di ciò vigileremo sul piano normativo perché non sia tradito l’esercizio democratico cui sia dato vita ‘nelle forme e nei limiti della Costituzione’. Ma è sul piano politico – proseguono – che questa consapevolezza si fa pregnante. La nostra attività sarà volta a contrastare quei tentativi di accreditamento di quelle forze riconducibili ad un’unica matrice di estrema destra, operante sul territorio, di cui un centrodestra becero e arrivista si serve. Non possiamo permettere  – concludono – che siano profanati i luoghi della cultura e della coscienza civile da argomenti e momenti chiaramente ispirati ad una matrice fascista”.