L’amministrazione comunale di Gaeta ha stipulato ieri un protocollo d’intesa con l’Agenzia del Territorio al fine di potenziare le capacità di accertamento su evasione e allusione fiscale di entrambi gli enti. In sostanza il documento impegna il Comune e l’Agenzia a incrociare i propri registri e dati individuali sulla situazione immobiliare del territorio comunale. Cercando di dare una maggiore chiarezza a una lunga serie di situazioni anomale o rimaste nel buio per anni relativamente a valori catastali, eventuali abusivismi o siti fantasma.
Insomma un aspetto sul quale entrambi gli enti lavorano, anche se su due fronti però diversi, la toponomastica per quanto riguarda il Comune e i dati catastali per l’Agenzia del territorio. Uno strumento che non solo mira al recupero di risorse finanziarie così importante per l’ente, ma soprattutto per riconfigurare all’insegna dell’efficienza un sistema attualmente lacunoso.
“L’Agenzia del Territorio – ha dichiarato il sindaco Mitrano – in questo periodo di tagli e risorse ha una forte limitazione sulle proprie attività. E in questo senso ha voluto portare avanti il progetto del protocollo d’intesa per facilitare l’allineamento delle banche dati in modo tale da permettere il reperimento di nuove risorse. La nostra non è una intenzione persecutoria ma un tentativo di abbassare la pressione fiscale perchè se pagano tutti, tutti pagano meno. Abbiamo visto situazioni anomale e intendiamo approfondirle grazie alla collaborazione dell’Agenzia. Per noi – ha concluso Mitrano – il concetto di sinergia e di governance resta prioritario”.
L’altro soggetto principale nel patto stipulato ieri, l’Agenzia del Territorio, era rappresentato dal direttore regionale Alberto Gandolfi che ha dichiarato: “Voglio anzitutto rimarcare il concetto di sinergia istituzionale perché le forze in campo dell’Agenzia sono limitate a una certa attività di settori ordinari, mentre quelli un pò meno ordinari dove si cercano sacche di elusione ed evasione necessitano di compartecipazione e il Comune è un attore importante al raggiungimento di questo obiettivo sul territorio concentrandosi su ambiti circoscritti. Abbiamo già svolto un’analoga attività sui fabbricati fantasma in anni passati e sul Comune di Gaeta dove abbiamo avuto un buon successo grazie agli inadempimenti indotti. E’ emersa in quella circostanza un’evasione sui fabbricati non dichiarati e che vanno a costituire una base imponibile di contribuenti che si amplia ovviando in questo modo anche ai taglio di risorse dall’alto”.
In seguito, soffermandosi sulle procedure tecniche, il dirigente del Comune Veronica Gallinaro ha precisato: “Le posizioni ravvisate possono essere regolarizzate in 90 giorni in forma collaborativa”.
Ha partecipato all’incontro anche il direttore provinciale dell’Agenzia Gabriele Prane.