FORMIA, IL TRIBUNALE CHIUDE LA CONTROVERSIA SUI TERRENI IN ZONA ARCHI

Una recente sentenza del Giudice Onorato del Tribunale di Latina chiarisce definitivamente la questione della proprietà dei terreni agli Archi, nell’area interessata dal controverso progetto di cimitero monumentale voluto dal sindaco Michele Forte.

Su una parte dei terreni coltivati dall’Azienda Agricola Gli Archi infatti il Comune vantava un non meglio precisato diritto di proprietà e giudicava i fratelli Simeone, titolari dell’Azienda Agricola Gli Archi, soltanto livellari.


La sentenza n. 513 del 17 settembre 2012, depositata il 6 novembre 2012, ha sciolto ogni dubbio interpretativo, ove mai ce ne fosse stato bisogno, stabilendo l’esistenza, a favore dei fratelli Simeone, di un diritto di proprietà pieno ed esclusivo ed accogliendo pertanto, pienamente, le ragioni espresse nella difesa egregiamente gestita dall’Avvocato Domenico Trobia, del Foro di Latina.

La controversia era stata incardinata a seguito della notifica di avvio del procedimento di esproprio e della indicazione di un prezzo di esproprio, per i fiorenti uliveti, di soli 5 euro al metro quadro; tale infatti era il valore che il Comune di Formia considerava congruo per il rientro in possesso dei terreni da coloro che ne erano considerati i detentori col solo titolo di livellari.

Seguivano a più riprese, affermazioni sia del sindaco Michele Forte che dell’assessore all’urbanistica Benedetto Assaiante, che gran parte del terreno interessato dal progetto di nuovo cimitero monumentale era già del Comune di Formia, forse per giustificare l’intensità di un accanimento contro l’Azienda Agricola Gli Archi, per certi versi inspiegabile e che non ha avuto precedenti.

L’assunto del Comune di Formia era fondato sulla circostanza che i livelli esistevano in quanto emergevano dagli estratti catastali ma i ricorrenti, ribadendo la piena ed esclusiva titolarità dei fondi agricoli contestati, hanno evidenziato come gli estratti catastali, peraltro successivamente aggiornati dalla stessa Agenzia del Territorio con la cancellazione dei livelli inesistenti, non fanno testo, soprattutto rispetto ai pubblici registri immobiliari, dove avvengono le trascrizioni delle compravendite, i quali nulla dicono sull’esistenza di livelli né per gli attuali proprietari, né per i diversi danti causa che li hanno preceduti.

Grande soddisfazione è stata espressa dal dottor Maurizio Simeone, amministratore dell’azienda agricola Gli Archi, il quale non ha mai dubitato della legittimità dello status di pieno proprietario, insieme ai suoi due fratelli e sulla vicenda si è limitato ad affermare che la sentenza del Giudice Onorato sconfessa

le pretese velleitarie del sindaco Michele Forte ed evidenziano l’inconsistenza del suo ulteriore tentativo, da alcuni definito capriccioso, di arrecare danno ad una delle realtà imprenditoriali agricole più fiorenti del tessuto economico del Sud Pontino.

SENTENZASent 513-2012 Archi vs CdiFormia