È stata aggiornata alla prossima settimana la IV commissione, Affari Generali, convocata dal presidente Giuseppe Petito per la proposta di modifica dello Statuto Comunale relativa anche alla gestione dei servizi erogati dall’ente pubblico e all’inserimento del concetto di acqua bene comune.
Al termine di un ampio dibattito a caratteri generali, i commissari martedì 6
novembre hanno partecipato attivamente ai lavori della commissione, cui ha preso parte anche l’assessore agli Affari Generali Luigi Bonadonna. In aula inoltre sono pervenute nuove otto proposte emendative, tre d’ufficio, tre da parte del comitato cittadino per la difesa dell’acqua pubblica, una da parte del consigliere comunale Patricia Renzi e la restante da parte del consigliere comunale Franco Gabriele. In particolare quest’ultimo, in qualità di presidente della V commissione, Finanze, ha presentato la proposta di formulazione del principio che salvaguardi la comunità da future privatizzazioni della gestione dei tributi, affidando ogni decisione alla volontà popolare attraverso Referendum cittadini.
In virtù di ciò, i commissari hanno ritenuto opportuno rinviare la commissione
per ulteriori approfondimenti e contributi alla stesura definitiva.
“Stiamo portando a termine un lungo lavoro – ha commentato l’assessore
Bonadonna – nato da un input popolare. Il 30 novembre 2010, rispettando i termini previsti proprio dal nostro Statuto, la commissione si è riunita per la prima volta su questo argomento, ascoltando i promotori della proposta di iniziativa popolare per l’inserimento del concetto di acqua bene comune. In quella sede, pervenne anche una proposta in merito da parte del gruppo consiliare del Pd. La commissione ha espresso da subito parere favorevole, dando mandato ai tecnici di agire conseguentemente. Il 21 luglio 2011 la commissione ha esaminato nuovamente la questione, quando emerse da un lato l’opportunità di aggiornare uno statuto ormai datato, del 1999, dall’altro la necessità di osservare da vicino i lavori del Senato dove era in discussione la modifica della Carta delle Autonomie. Pertanto, anche se non si tratta di uno Statuto ex novo ma di modifiche limitate, seppur importanti, il nostro lavoro ha prestato attenzione nei confronti del legislatore nazionale. Ieri, sulla base di una bozza già esaminata ed elaborata, la commissione ha esaminato in forma emendativa le ulteriori nuove proposte, alcune pervenute da parte del comitato civico. Esprimo, alla vigilia di quello che auspico essere l’ultimo passaggio in commissione prima dell’approvazione in Consiglio comunale, soddisfazione per il lavoro svolto e per il metodo, che ha previsto la più ampia partecipazione popolare e da parte di tutte le forze politiche».