GAETA: ALLAGAMENTI NEL 2011, CAUSA IN TRIBUNALE

Ormai é guerra a tutto campo contro Acqualatina. E non solo in virtú degli attacchi trasversali arrivati all’ente di gestione idrica dopo l’alluvione e i disagi alla fornitura di acqua dei giorni scorsi, ma anche per vicende passate che riemergono con maggiore risonanza in questi giorni anche perché oggetto di procedimenti giudiziari. Infatti ieri presso il tribunale di Gaeta si é svolta una nuova udienza di una causa che affonda le proprie radici nel settembre 2011.

Quando, dopo una causa intentata dallo studio legale Ferraro e Lancia di Formia per conto di uno dei commercianti di via Lungomare Caboto contro il Comune di Gaeta, in 300 tra privati cittadini ed esercizi commerciali sposarono il procedimento con un esposto. L’oggetto del contendere furono gli ingenti danni che le piogge cadute nell’inverno 2011 avevano provocato al commerciante per un importo di almeno 10mila euro alla propria attività commerciale, oltre che i disagi alla viabilità e i pericoli per la pubblica incolumità in seguito agli allagamenti stradali causati dalla mancata pulizia delle feritoie stradali. Eppure dal Comune di Gaeta non arrivò alcuna risposta alla richiesta di massa.


Nel settembre 2011 in occasione della prima udienza il Comune di Gaeta, inoltre, si difese dalle accuse sostenendo che “gli impianti idrici non sono nella disponibilità del Comune, avendone operato la consegna in favore di Acqualatina Spa dal gennaio 2003 ed é quindi quest’ultima l’unica responsabile del buon funzionamento degli impianti affidati essendo autorizzata ad effettuare tutti gli interventi urgenti e necessari per garantire la continuità del servizio nonché la tutela della pubblica incolumità e salute”. E proprio in quell’occasione, il 16 settembre, il giudice decide allora di coinvolgere Acqualatina e l’Autoritá portuale, aggiornandosi al 16 aprile di quest’anno.

A quel punto Acqualatina si costituisce in giudizio, sostenendo che “la competenza di smaltimento della pioggia e la gestione degli impianti idrici, nonostante l’affidamento ricevuto dal Comune, é rimasta in carico al proprietario della strada o del piazzale che sono o il Comune o l’autorità portuale” scaricandosi di fatto da ogni responsabilità e rigettando le accusa agli altri due enti. Chiamando inoltre in causa la propria compagnia assicurativa per difendere le proprie posizioni. A quel punto arriva la versione dell’autoritá portuale che sostiene a sua volta l’evento come “un caso fortuito che si é verificato con imprevedibilità e assoluta eccezionalità, – sostenendo che – le condotte di raccolta di acque meteoriche sono fuori dalla competenza di circoscrizione territoriale dell’autorità portuale perché fuori dal limite “.

Insomma come dire che la responsabilità non é la mia e se in ogni caso lo fosse si tratta comunque di un caso fortuito ed eccezionale. Nuovo capitolo ieri: subentra l’assicurazione di Acqualatina che sostiene ugualmente il carattere eccezionale del’evento, declinando ogni responsabilità e negando in ogni modo qualsiasi risarcimento, rimandando in ogni caso tali responsabilità al proprietario della strada, ovvero Il Comune. Insomma uno scarica barile di responsabilità, in una guerra di attacchi incrociati tra il Comune di Gaeta e Acqualatina, e dove l’authority cerca di farsi da parte nella guerra tra i due contendenti. Allora ieri il giudice ha aggiornato il procedimento al prossimo luglio, per dare possibilità ai soggetti coinvolti di produrre le prove necessarie a difendere le proprie posizioni.