COMITATO DI LOTTA CONTRO ACQUALATINA: COME CHIEDERE I DANNI

Due città in ginocchio, Formia e Gaeta, per colpa della mancanza di acqua per tre giorni, sommata alla carenza idrica estiva e alla torbidità dell’acqua, possono smuovere appetiti da parte di avvocati da strapazzo in cerca di gloria e di business.

Già si sente parlare di class action, di risarcimenti danni e di cause collettive, come se fino ad oggi, a dieci anni dalla nascita di Acqualatina, quello della carenza idrica dei giorni scorsi possa rappresentare l’unico motivo di contenzioso contro Acqualatina.


A questo proposito il Comitato precisa che:

1) l’ultimo governo Berlusconi, tra i tanti danni arrecai al sistema della giustizia, ha ristretto enormemente l’utilizzo delle class action, riservandolo alle sole associazioni dei consumatori accreditate presso i vari ministeri. Siccome le associazioni dei consumatori della provincia sono state letteralmente comperate da Acqualatina attraverso il sistema della conciliazione concordata, si sconsiglia di rivolgersi alle associazioni dei consumatori e di aderire a qualsiasi la class action;

2) le cause collettive costano troppo e sono rischiose; tra i tanti danni che il governo Berlusconi ha creato al sistema giustizia, c’è quello dell’anticipo delle spese, chiamato Contributo Unificato, che obbliga i ricorrenti delle cause a pagare anticipatamente i costi del tribunale; molti cittadini, ma anche molti artigiani, potrebbero essere esclusi dalla partecipazione a una eventuale causa collettiva;

3) l’azione risarcitoria dei danni contro Acqualatina potrebbe sortire effetti positivi tra due o tre anni; siccome il danno lo abbiamo subito adesso, il risarcimento lo vogliamo adesso, a partire da questo mese, e non tra due o tre anni;

PROPOSTA:

Il Comitato Spontaneo di Lotta Contro Acqualatina chiede agli avvocati della zona di essere cauti rispetto ai loro intendimenti, perché una causa persa potrebbe compromettere la lotta dei comitati provinciali contro Acqualatina, che in dieci anni hanno promosso contenziosi raggiungendo importanti successi (vedi l’annullamento di tutte le cartelle esattoriali emesse da Equitalia per conto di Acqualatina)

Secondo noi il modo da seguire e il seguente;

– nei prossimi giorni redigeremo due moduli, uno per le utenze domestiche e un altro per le utenze commerciali e artigianali, nei quali quantificheremo economicamente i disagi subiti dai cittadini (in via forfettaria), e i danni economici subiti dalle attività commerciali e artigianali (attraverso un computo);

– nel modulo preannunciamo che non pagheremo le prossime bollette dell’acqua fino al raggiungimento della quota del danno (un po’ come fa Acqualatina quando, a fronte di un debito nei confronti dei cittadini, scala sulle successive bollette il credito dei cittadini stessi);

– nello stesso modulo diffideremo l’azienda Acqualatina a operare qualsiasi riduzione di flusso idrico; il cittadino può opporsi formalmente alla riduzione del flusso idrico secondo le modalità previste dal regolamento; preannunciamo che qualsiasi riduzione del flusso idrico può essere perseguito penalmente.

In buona sostanza si tratta di ottenere immediatamente il risarcimento dei danni, fin da questo mese, senza attendere anni di contenziosi, scalando il credito sulle bollette che arriveranno nei prossimi mesi.

Secondo noi questo è il modo migliore per affrontare la questione.

Proprio perché non ci sottraiamo al confronto e per creare un coordinamento di avvocati contro Acqualatina, invitiamo tutti gli avvocati della zona, interessati a questa iniziativa, a un’assemblea che si terrà presso la sede del Comitato Spontaneo di Lotta Contro Acqualatina, sito in via Maiorino 31 a Formia, per il giorno venerdì 9 novembre alle ore 16,00.

Il modulo per il risarcimento dei danni sarà reso pubblico lunedì 12 novembre e diffuso attraverso tutti i media locali.