SCANDALO ASER, L’INTERVENTO DEL SINDACO F.F. ANTONIO TERRA

«Desta stupore che alcuni consiglieri di opposizione o altri esponenti di partito oggi accusino noi di strumentalizzare la vicenda Aser, il cui socio Tributi Italia non ha riversato le tasse dei cittadini di Aprilia per un ammontare stimato di circa 80 milioni di euro.
Ad alcuni di essi vorrei ricordare la delibera di Consiglio comunale n. 40 del 20 luglio 2010, relativa alle Comunicazioni del compianto Sindaco Domenico D’Alessio. Fu in quella seduta pubblica che il Sindaco volle denunciare pubblicamente l’azione dei consiglieri Bencivenni, Giovannini, Izzo, Longobardi, Nardin, Telesca, che scrissero alla Corte dei Conti sostenendo che a causare il vero danno erariale alle casse comunali era stata la forte opposizione all’Aser che per anni abbiamo portato avanti il sottoscritto, il compianto D’Alessio, il Presidente del Consiglio Bruno Di Marcantonio e l’allora assessore Mario Berna.
E, qualora avessero uno scatto di coraggio, possono anche richiedere la stenotipia di quella seduta di Consiglio, in modo da verificare come le dichiarazioni rese in quella sede dagli stessi consiglieri, alla luce delle ultime vicende giudiziarie, appaiano oggi schizofreniche.
Da parte nostra, abbiamo letto in questi giorni di feste e sontuosi ricevimenti in Liguria, di amministratori italiani graditi ospiti dell’esattore privato. Senza entrare nel merito della vicenda, voglio ricordare che il sottoscritto, insieme al compianto Domenico D’Alessio e agli altri strenui oppositori dell’Aser, additati come la vera causa dei problemi economici di Aprilia, hanno sì visitato la Liguria, ma solo per recarsi in aule di tribunali in seguito alle querele ricevute dall’esattore, che apparivano spesso intimidatorie.
Conserviamo insomma buona memoria degli anni bui in cui i partiti votarono l’addendum mentre i nostri appelli alla legalità e al buon senso cadevano nel vuoto. Oggi Pd e Pdl, entrambe all’opposizione, si trincerano dietro il fatto che hanno votato la nostra delibera di risoluzione del contratto Aser, ad eccezione dell’Udc che quel giorno era assente. Il vero aspetto deprimente è constatare come questi soggetti politici si espongano a brutte figure anche solo per ragioni di fedeltà al partito. Ciò è sicuramente legittimo, allorquando la causa sposata non danneggi il cittadino in termini economici, sociali e culturali. Ma evidentemente questa è un’altra storia».